Quali sono i vantaggi della semina in minima lavorazione e quando viene preferita alla lavorazione tradizionale? La tecnica della minima lavorazione è un’alternativa alla classica aratura dei campi, scelta dall’agricoltore attento all’aspetto ambientale e che ricerca una maggiore sostenibilità in agricoltura. L’eliminazione dell’aratura comporta infatti alcuni vantaggi di notevole importanza tra i quali l’aumento della porosità del terreno grazie all’attività dei microrganismi, una maggiore capacità di infiltrazione dell’acqua, un compattamento inferiore del suolo, minore scorrimento superficiale e un più significativo apporto di CO2 atmosferica.

La semina in minima lavorazione viene effettuata intorno ai 15-20 centimetri: l’obiettivo è la preparazione del letto di semina riducendo il numero di passaggi di macchina richiesti. Si tratta di una tecnica adatta a tutte le colture (ad esclusione della barbabietola) e può essere utilizzata in maniera esclusiva oppure in rotazione con l’aratura. Oltre ad abbattere notevolmente i costi delle lavorazioni di aratura – snellendo contestualmente i tempi per le alternanze colturali – la minima lavorazione minimizza il ‘disturbo’ arrecato al suolo: ha infatti un basso impatto sulla fertilità del terreno.

MS8100 FF, in versione Elektro per la minima lavorazione

Per rispondere alle esigenze di un’agricoltura sostenibile e delle lavorazioni sempre più frequenti in minima lavorazione, il produttore friulano ha ampliato la sua gamma di seminatrici di precisione presentando l’innovativa MS 8100 Front Folding, seminatrice trainata con telaio ripiegabile frontalmente, completamente elettrica. Più robusta grazie al nuovo telaio maggiorato e più stabile grazie alle quattro ruote d’appoggio di grandi dimensioni che limitano il compattamento del suolo, la seminatrice MS8100 FF ha tutte le carte in regola per sfruttare al meglio l’unità di semina EVO con il nuovo distributore di semina elettrificato. L’elemento 8000 Evo, in versione Elektro, è stato sviluppato dal reparto R&D MaterMacc per garantire ottime prestazioni a velocità di lavoro performanti.

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Agli elementi di semina EVO, progettati per lavorare fino alla velocità di 12km/h secondo protocollo ISO 7256-1, si aggiungono i distributori a trasmissione elettrica per seme, fertilizzante e microgranulatore. Il telaio della nuova seminatrice di precisione MS8100 utilizza un tubo a sezione quadrata 180 x 180 mm per garantire maggiore robustezza: si presta ad un maggiore carico al suolo e quindi è adatto per la minima lavorazione ma anche per la semina diretta se equipaggiato con elementi MS9000. Il timone per l’aggancio semi-portato, con tre punti e doppia ventola integrata (una d’aspirazione e l’altra di soffiaggio per il fertilizzante) è idraulico telescopico per adattarsi per agevolare le svolte in capezzagna.

Il sistema elettrico della trasmissione elimina ritardi di semina nelle ripartenze ed annulla gli slittamenti. Ulteriori vantaggi sono la presenza della molla di carico maggiorata e l’opzione disco assolcatore modello TURBO che permettono di seminare anche su terreno lavorato grossolanamente; o con presenza di residuo colturale se equipaggiati con sparti residui, caratteristiche spesso presenti nei terreni di minima lavorazione.

La macchina trainata implica minor assorbimento di potenza a parità di configurazione rispetto ad una portata. MS8100 Front Folding è infatti dotata di un serbatoio per il fertilizzante di oltre 2300 litri che ne incrementa la produttività. Allo stesso tempo le 4 ruote d’appoggio menzionate limitano il compattamento anche in presenza di un tale carico che altresì coadiuva la penetrazione degli elementi operatori sui terreni di minima lavorazione.

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