Mineral, Google svela le nuove soluzioni per la robotica agricola [VIDEO]
Intelligenza artificiale, machine learning e big data: la nuova società di Alpabeth (la casa madre di Google) intende rivoluzionare l'agricoltura dei prossimi anni. Sul campo arriva il Rover autonomo ed elettrico per l'analisi (anche predittiva) delle colture
Anche Google è pronta a sbarcare nel mondo dell’agromeccanica. O meglio, della robotica agricola. E lo fa tramite Mineral che, da start-up parte di Google X (l’incubatore “segreto” di società tecnologiche, attivo nello sviluppo di nuove tecnologie, con sede a Mountain View in California), dopo cinque anni di ricerca e sviluppo tra campi e colture, è ufficialmente diventata un’azienda a tutti gli effetti, inserita nell’organico del gruppo Alphabet (la casa madre di Google). E tra le prime novità c’è anche un interessante mezzo autonomo elettrico, il Mineral Rover.
In fondo c’era da aspettarselo da una delle società più innovative al mondo, alla base di soluzioni che sono diventate parte integrante della quotidianità di miliardi di persone. Oltre ai motori di ricerca (proprio con Google) e ai social network (YouTube), non va dimenticato che il gruppo Alphabet è attivo anche nei campi delle biotecnologie (con Calico), delle connessioni in fibra ottica (Fiber) e in una lunga serie di attività legate allo sviluppo di soluzioni per smartphone e per la domotica.
L’agricoltura del domani, le sfide di oggi
In linea con le tendenze demografiche che interesseranno il nostro pianeta nei prossimi trent’anni e con il ruolo crescente che verrà ricoperto dall’agricoltura, Mineral apportare innovazione al settore tramite lo sviluppo di soluzioni in grado che sappiano utilizzare intelligenza artificiale, machine learning e big data. L’obiettivo è quello di proporre modelli di crescita per l’agricoltura sostenibile, affiancando costantemente gli agricoltori nelle loro scelte operative, al fine di migliorarne anche la redditività. Una società che intende quindi “mappare” le complesse interazioni che intercorrono tra i geni delle piante, l’ambiente e le pratiche di gestione delle aziende agricole.
“Per nutrire la popolazione della Terra, in costante crescita – si legge nella nota in cui è stata annunciata la nascita di Mineral – l’agricoltura mondiale dovrà produrre più cibo nei prossimi 50 anni che nei precedenti 10.000, in un momento in cui i cambiamenti climatici stanno rendendo le nostre colture meno produttive”. Un quadro generale da far tremare le gambe. Che, secondo Mineral, potrà essere affrontato soltanto tramite lo sviluppo di soluzioni tecnologiche più raffinate, in grado di superare la standardizzazione delle colture ravvisabile al giorno d’oggi, in grado di accogliere quindi le possibilità offerta dalla biodiversità (sono oltre 30.000 le specie di piante commestibili esistenti in tutto il mondo), con azioni mirate, anche su porzioni di campo limitate.
In questo modo, secondo Mineral, se gli agricoltori riusciranno a comprendere le varie interazioni che sussistono tra le specie di piante, potranno ridurre l’uso di fertilizzanti, prodotti chimici e risorse preziose come l’acqua, ed esplorare tecniche di coltivazione sofisticate come la coltura intercalare e la copertura che ripristinano la fertilità del suolo e aumentano la produttività.
L’attenzione di Mineral si concentra quindi su tre aree chiave: lo sviluppo di tecnologie di rilevamento in grado di generare ricchi set di dati sulle piante, l’organizzazione di dati agricoli provenienti da fonti disparate per l’apprendimento automatico (ML) e la creazione di potenti algoritmi software, nonché la conduzione di ricerche in grado di far progredire in modo significativo la nostra comprensione fondamentale della natura delle piante.
Un nuovo mezzo autonomo ed elettrico: il Rover Mineral
Il primo tassello delle strategie di Mineral è rappresentato dal Rover di nuova concezione che ha sviluppato proprio per la mappatura delle colture. Si tratta, in sostanza, di un mezzo autonomo piuttosto compatto, dotato di quattro ruote e un sistema propulsivo elettrico alimentato dai pannelli fotovoltaici posti sul tettuccio. Il Mineral Rover, grazie al tunnel centrale e alla nutrita schiera di videocamere di cui è dotato, è in grado di avanzare tra i filari e analizzare costantemente la struttura delle colture, determinandone la loro qualità e rilevandone eventuali malattie. Il Mineral Rover riesce quindi a rilevare la quantità di erbe infestanti o i parassiti presente, fornendo al coltivatore le informazioni necessarie per intervenire.
La nuova azienda di Alphabet collabora già con aziende del sistema di produzione alimentare, con aziende agroalimentari leader, organizzazioni di ricerca e gruppi di agricoltori con una profonda esperienza nel settore. Si tratta di partner che contribuiscono a plasmare e rinforzare gli obbiettivi, apportando ulteriore velocità e precisione agli sforzi.