Milleproroghe, novità per l’agricoltura nel 2023. C’è anche il gasolio agricolo
Confagrioltura esprime soddisfazione. Dalla Xylella al gasolio agricolo, ecco gli aggiornamenti previsti per l'anno in corso
I lavori per l’approvazione del Milleproroghe 2023 stanno finalmente per giungere al termine. Dopo il parere positivo (e le successive votazioni) delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato, il disegno di legge sta per approdare in Parlamento con una nutrita schiera di emendamenti legati anche all’agricoltura. Tra questi – fortemente sostenuti e richiesti a gran voce dal Confagricoltura – spiccano numerosi punti, ad iniziare dalle agevolazioni fiscali per l’annualità 2023 a favore del comparto olivicolo colpito dalla Xylella fastidiosa.
La proposta di Confagricoltura aveva come obiettivo anche una ricomposizione fondiaria che permettesse di raggiungere una dimensione media aziendale sostenibile. Problema particolarmente sentito nei territori più colpiti dal batterio, come il Salento, spesso caratterizzati da un eccessivo frazionamento delle superfici, che in molti casi (circa l’80%) non superano i 2 ettari di estensione aziendale.
Sugli emendamenti al Milleproroghe Confagricoltura esprime “grande soddisfazione”
Per la gioia degli operatori agricoli e dei contoterzisti, inoltre, è stata prorogata la possibilità di utilizzare il credito d’imposta per l’acquisto dei carburanti agricoli al 30 giugno 2023, e non più al 31 marzo come precedentemente previsto. Prorogati anche gli incentivi per gli investimenti in colture arboree pluriennali, come oliveti, vigneti e frutteti. Trattandosi di colture caratterizzate da rese che richiedono almeno tre anni di tempo, Confagricoltura aveva sollecitato che gli incentivi in favore delle imprese agricole soggette alla determinazione del reddito d’impresa venissero rinnovati anche per il prossimo triennio.
Passati anche gli emendamenti che semplificano gli oneri amministrativi per gli operatori in materia di sicurezza alimentare stabiliti dal decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 32. Le misure evitano l’obbligo di invio dell’autodichiarazione a oltre un milione di imprese agricole non soggette alla tariffa. Prorogata anche la validità dei patentini per l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari fino al 30 giugno 2023 per garantire al sistema della formazione il tempo necessario a smaltire il grande numero di autorizzazioni in attesa di rinnovo. Una misura necessaria, anche alla luce delle nuove misure europee sulla limitazione dell’utilizzo di prodotti fitosanitari che, proprio in Italia, vede alcune delle percentuali di riduzione più significative. Ma sulle quali le associazioni di categoria hanno già annunciato battaglia.