Milano, nuova protesta dei trattori per dire basta ai cinghiali
Sono più di 200 i milioni € di danni subiti dal settore primario a causa della proliferazione di questi animali. La mobilitazione della Coldiretti toccherà tutta Italia (immagine d'archivio)
Un anno all’insegna delle proteste dei trattori: i mezzi agricoli torneranno a manifestare per le vie di Milano martedì 18 giugno. Diverse le motivazioni rispetto a quelle che avevano acceso la protesta nei primi mesi del 2024, ma simile la volontà: l’intento, infatti, è di far sentire la voce di migliaia di agricoltori travolti dai danni provocati dalla proliferazione dei cinghiali sul territorio italiano. La manifestazione, organizzata dalla Coldiretti, prevede l’attraversamento della città da parte di un corteo di trattori che si fermerà simbolicamente davanti al Pirellone, la sede del Consiglio Regionale.
“Centinaia di agricoltori e allevatori Coldiretti da tutta la Lombardia – esordisce una nota della sigla agricola – scendono in piazza, insieme al presidente della Coldiretti regionale Gianfranco Comincioli, per denunciare con le loro dolorose esperienze una situazione fuori controllo che sta provocando problemi sanitari, sociali, economici e ambientali. Al fianco degli agricoltori anche sindaci ed esponenti delle istituzioni”.
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Coldiretti ha quantificato i danni apportati al settore primario per un ammontare di circa 200 milioni di euro, provocati dalla proliferazione di circa 2.3 milioni di esemplari, liberi di muoversi in modo incontrollato ormai in tutte le regioni italiane. Con le situazioni più critiche riscontrate in Calabria, Lazio, Puglia e Toscana. Una piaga, quella dei cinghiali, che ha provocato gravi conseguenze non solo sull’agricoltura italiana ma anche sulla mobilità: sono 170 gli incidenti stradali con morti e feriti registrati nel 2023 in base all’analisi Coldiretti su dati Asaps, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente.
“L’obiettivo delle mobilitazioni – tuona Coldiretti – è far applicare subito a livello regionale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno per l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica (e poi aggiornato come indicato nel DL Agricoltura ndr). Nei piani delle Regioni dovrà essere previsto il coinvolgimento attivo dei proprietari e conduttori dei fondi muniti di licenza per l’esercizio venatorio e la costituzione di un corpo di Guardie volontarie, a livello provinciale, per colmare il deficit di organico della polizia locale con la possibilità di agire anche nelle aree protette”.
Dopo Milano, la prossima tappa delle manifestazioni sarà a Cosenza, in Calabria. Ma non finisce qui: durante tutto il mese di giugno la mobilitazione della Coldiretti toccherà altri numerosi capoluoghi, dalla Sardegna all’Abruzzo prima di arrivare in Puglia, nella Marche e via via in tutte le altre regioni.