La mobilità sostenibile è da sempre uno degli obbiettivi principali di Michelin, che già nel lontano 1992 lanciò il primo pneumatico verde. Gli Accordi di Parigi del 2015 nell’ambito della COP21 hanno aperto una strada, sensibilizzando il mondo intero sulle sfide che attendono l’umanità in un pianeta che esaurisce le risorse sempre più rapidamente.

Il target del brand è di ridurre del 50 per cento entro il 2020  il consumo energetico degli stabilimenti e di raggiungere entro il 2030 una riduzione del 20 per cento dell’impronta di carbonio dei propri prodotti.

Michelin guarda dunque al futuro in chiave sostenibile e lo fa avanzando anche un concept decisamente rivoluzionario di pneumatico senza aria, ricaricabile, personalizzabile e organico, che è allo stesso tempo ruota e pneumatico. Il progetto, denominato VISION è stato lanciato sotto l’egida del Michelin Corporate Innovation Board (CIB). La roadmap del CIB è semplice: immaginare un oggetto tecnologico che rappresenti la mobilità del futuro, dal leggerissimo impatto ambientale, in linea con i valori di Michelin. Senz’aria, composto unicamente da materiali provenienti da fonti sostenibili, connesso, personalizzabile e completamente biodegradabile.

La sua architettura (solida al centro, flessibile in superficie) si basa su una struttura alveolare e non ha bisogno di aria poiché la struttura interna è in grado di sostenere il veicolo, dare solidità alla ruota e garantire così comfort e sicurezza. Grazie a stampanti 3D, è possibile usare la quantità esatta di gomma, a favore della durata, secondo le necessità, in modo da offrire mobilità in ogni situazione. Il design del battistrada si adatta così alle necessità di mobilità dell’utilizzatore, secondo criteri di comfort, sicurezza e sostenibilità e lo spessore è ridotto per rendere il pneumatico più essenziale per quanto riguarda i materiali.

Dotato di sensori, VISION fornisce informazioni in tempo reale sulle sue condizioni. Inoltre, grazie a una specifica app, è possibile cambiare la destinazione del pneumatico, secondo i bisogni dell’utilizzatore. Questo cambiamento di utilizzo (per esempio, per condizioni di strada innevata) è veloce e si realizza sempre grazie alla stampa in 3D. Con un semplice click sullo schermo, il cliente potrà scegliere di ricaricare il pneumatico e modificarlo per un nuovo utilizzo.

Il progetto è stato affidato a Mostapha EL-OULHANI, un designer del Gruppo. Il metodo usato si è basato sulla co-costruzione con utilizzatori ed esperti e sul design thinking. Per ora il pneumatico è pensato per utilizzi esclusivamente automotive, ma non è detto che in futuro non si possa assistere ad eventuali ampliamenti verso l’off road e perché no, all’agricolo.

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