Merlo vuole superare i 10mila sollevatori telescopici l’anno. E punta sull’elettrico. La strategie 2022-2025
Mentre il numero di dipendenti del Gruppo è arrivato a quota 1.568, proseguono gli investimenti, anche nella creazione di nuove linee produttive. Con l'e-Worker al centro, ma non solo. E le fiere che restano cruciali
Dopo un 2021 all’insegna dell’elettrificazione, con il lancio del sollevatore telescopico e-Worker (che la rivista Trattori ha provato) e dell’incremento dell’organico aziendale, con il raggiungimento del numero di dipendenti complessivo di 1.568 (+34% in cinque anni), Merlo ha pubblicato le strategie per il prossimo quadriennio.
Il piano industriale 2022-2025 prosegue quindi nel solco di ‘innovazione nella tradizione’ che ha caratterizzato la storia aziendale ponendosi l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva a 10 mila sollevatori telescopici all’anno (oltre a 25 mila accessori) e migliorando tutte le soluzioni a disposizione dei clienti, dal post-vendita alla telemetria avanzata e ai ricambi. Questo a fronte di un totale di 7.200 macchine vendute (l’80% delle quali all’estero) nel solo 2021.
Merlo, una roadmap serrata per i prossimi quattro anni
Per raggiungere tali obiettivi l’azienda di San Defendente di Cervasca (in provincia di Cuneo), ha previsto investimenti importanti per l’apertura di nuove linee produttive, tra cui quella dedicata all’eWorker. Gli investimenti riguarderanno sia il personale che nuove infrastrutture, il che getterà le basi per lo sviluppo, su base elettrica, di altre macchine della gamma Merlo con la filosofia comune di ottenere zero consumi di carburante, zero rumore e vibrazioni, zero emissioni. Previsto anche il completamento della transizione verso i motori Stage V per tutta la gamma prodotti (Telescopici, Cingo e TreEmme).
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Le aree di assemblaggio e creazione cabine verranno profondamente riviste, così come le linee di assemblaggio e di verniciatura. L’area di saldatura cabina sarà completamente automatizzata e, in tale contesto verso la fabbrica 4.0, profondi cambiamenti interesseranno anche la logistica, con anche appositi software di gestione integrati con i fornitori. Nuovi prodotti e una fabbrica rivisitata nei processi produttivi e nella logistica stanno andando a braccetto con una produzione sempre più sostenibile, al centro dell’attenzione anche nel piano 2022-2025.
Il ruolo degli impianti produttivi e l’importanza delle fiere
Negli ultimi tre anni, sui tetti delle aziende del gruppo (Merlo Spa, Tecno e TreEmme) sono stati installati (o lo saranno entro fine anno) pannelli per 747 kW complessivi. Nelle nuove aree produttive è stata migliorata la coibentazione per minimizzare le perdite di energia. La riduzione dell’impatto ambientale di Merlo passa anche dall’introduzione di oltre 30 presse per compattare cartone/plastiche che, insieme alle politiche di recupero trucioli e lamiere metalliche, agevoleranno in misura importate il riciclo di tutto i materiali di scarto.
Per ridurre gli sprechi di energia la domotica sta inoltre diventando di casa nei nuovi fabbricati Merlo, con l’obiettivo di ottimizzare i consumi di luce e riscaldamento. A completamento di questo processo, il Gruppo Merlo ha anche attuato un graduale revamping dei mezzi di produzione con soluzioni più efficienti sul piano energetico, dei consumi e dei tempi stessi di trasporto.
Le prossime fiere internazionali di settore saranno l’occasione per far conoscere i nuovi prodotti, a partire dall’Agro Show di Poznam in Polonia (23-25 settembre) per proseguire al Batimat di Parigi (3-6 ottobre, dove in novembre ci sarà anche Sima), alla Bauma di Monaco di Baviera (24-30 ottobre) fino alla bolognese Eima (9-13 novembre).