Merlo TF30.9-115, le impressioni sul campo del sollevatore telescopico bestseller
Il sollevatore telescopico Merlo TF30.9-115 è un mezzo unico nel segmento di riferimento che unisce a dimensioni compatte un’altezza di lavoro di quasi 9 metri e una capacità di sollevamento di 3.000 chili. Lo abbiamo provato a fondo presso la distilleria Mazzetti di Altavilla Monferrato
Se Merlo è spesso sinonimo di sollevatore telescopico, all’interno della gamma del costruttore italiano ci sono alcune modelli che sono dei veri e propri best seller. Come nel caso del Merlo TF30.9-115. Una macchina che, fin dalla sua comparsa nel 2015, ha rivoluzionato il concetto di telescopico compatto. Mezzo che si è evoluto nel tempo, ha implementato cabine e motorizzazioni ma, nella sostanza, ha sempre mantenuto le sue caratteristiche peculiari.
Un’altezza massima di quasi 9 metri e un carico massimo di 3.000 kg. Con ingombri estremamente contenuti senza sacrificare visibilità, abitabilità della cabina e comfort. Nel TF30.9-115 ci sono tutti gli elementi che hanno permesso a Merlo di ‘essere Merlo’: agilità, idraulica sensibile e intuitiva e una trasmissione idrostatica modulabile. Nessun compromesso in termini di guidabilità.
Un mezzo omologato come trattrice agricola grazie a una cabina che si posiziona ai vertici del mercato in termini di dimensioni interne. Il diagramma di carico permette di movimentare 1.200 kg fino all’altezza massima di lavoro. Al massimo sbraccio di 5,7 metri si portano invece 600 kg. Prestazioni che vanno incontro alle esigenze della distilleria Mazzetti di Altavilla Monferrato. La prova corredata dai grafici tecnici, di rendimento e dal confronto con gli altri trattori della stessa categoria è disponibile sul numero di gennaio della rivista Trattori (p.42), sfogliabile online.
MERLO TF30.9-115, la meccanica. Piccolo a chi?
Compatto ma decisamente strong. Questa è l’impressione che si percepisce quando si esamina a fondo il Merlo TF30.9-115. La motorizzazione è Deutz con il TCD3.6 Stage V con DPF, SCR e DOC. Un collaudato 4 cilindri da 3,6 litri che eroga 85 kW (115 cv) e aziona l’impianto idraulico Load Sensing Flow Sharing da 125 l/min che lavora a 210 bar con numeri che sono spesso appannaggio di mezzi superiori. La trasmissione idrostatica a 2 velocità permette di arrivare fino a 40 km/h. Motore e trasmissione sono gestiti con l’Epd Plus offerto di serie.
La regolazione avviene in modo completamente automatico in base alle condizioni operative in cui lavora la macchina. Heavy Load, Eco e Speed Control sono le tre impostazioni che permettono di aumentare l’efficienza ottimizzando règime motore, impianto idraulico e trasmissione abbassando i consumi di gasolio e sfruttando al massimo la coppia a disposizione. Un sistema ampiamente collaudato e perfezionato nel tempo che sfrutta anche il joystick elettronico. Quest’ultimo, in base ai movimenti e alla loro intensità, abbassa o alza i giri del motore in modo automatico. Il pedale dell’acceleratore diventa quindi un semplice attuatore di movimento con motore, pompe e trasmissione che si regolano in modo automatico.
Rende semplici i compiti difficili
Da sempre Merlo punta alla massima sicurezza operativa puntando su semplicità e intuitività. Non fa eccezione il TF30.9-115 che, anzi, si caratterizza ancor di più come un telescopico agile, forte e sicuro. Di fatto rende semplici i compiti difficili. Questo grazie all’indovinato mix fra dimensioni compatte, l’interessante diagramma di sollevamento e una gestione idraulica che realmente semplice. Non solo I’impianto idraulico Load Sensing Flow Sharing da 125 l/min permette cicli di lavoro rapidi e precisi ma il sistema Ascs (Adaptive Stability Control System) riconosce l’attrezzatura che si sta utilizzando tramite il sistema CDC (Charge Dynamic Control).
Questo permette di riconoscere in modo preciso il reale carico che si sta movimentando operando sempre nelle migliori condizioni di sicurezza. L’operatore deve quindi concentrarsi solo sulle manovre che sta effettuando aumentando il livello di sicurezza attiva e passiva. Il disegno dei cofani e la superficie vetrata della cabina permettono di avere una visibilità molto elevata in ogni direzione. Elementi che, sommati fra loro, semplificano la vita all’operatore negli spazi difficili.
Merlo TF30.9-115, strizza l’occhio ai medi
Quando si lavora con il Merlo TF30.9-115 si ha immediatamente la sensazione di avere a che fare con una macchina più grande di quanto non sia in realtà. Sarà il braccio telescopico a tre sfili che permette di arrivare a quasi 9 metri di altezza (8,60 per la precisione) o l’esuberanza del motore Deutz
TCD3.6 Stage V che ha un’elevata riserva di coppia. O il joystick elettronico che lo accomuna a molti modelli più grandi. Di fatto il TF30.9-115 si candida in modo del tutto spontaneo come sostituto di macchine che, sulla carta, sembrano più grandi. Con il vantaggio, però, di avere ingombri più contenuti e una maggiore agilità. L’impostazione della cabina di guida, ROPS e FOPS Liv. II, con il grande display che indica in modo chiaro il campo di lavoro della macchina con le zone di sicurezza, è identica a quella dei modelli più grandi. Il comfort di lavoro è ulteriormente aumentato con il dispositivo BSS (Boom Suspension System) che ammortizza il carico in fase di marcia. Con un sensibile incremento della produttività grazie a cicli di lavoro più rapidi anche su terreni irregolari.
Nei fatti oggi il Merlo TF30.9-115 è l’unico telescopico compatto del mercato che, con quelle dimensioni, è in grado di raggiungere i 9 metri di altezza e avere una portata massima di 3.000 kg. Dati tecnici che, nel caso della distilleria Mazzetti, fanno la reale differenza. Il telescopico utilizzato dalla storica azienda di Altavilla Monferrato deve infatti fare fronte a molteplici compiti. Lavori molto differenti fra loro a seconda delle esigenze stagionali come, ad esempio, movimentare e caricare le vinacce in ingresso e in uscita, movimentare i pallet, caricare i residui di lavorazione, occuparsi della pulizia dei piazzali. Oltre a eventuali servizi accessori direttamente nelle aziende di viti vini coltura collegate alla distilleria.
In luoghi dove gli spazi di manovra, soprattutto nei mesi dedicati alla vendemmia, non sono mai sufficienti. Il TF30.9-115 si è rivelata la macchina ideale grazie alla sua compattezza, agli sbracci raggiungibili e alla portata che ne permettono un agile impiego nelle delicate operazioni di carico delle tramogge di alimentazione dislocate in diversi luoghi della distilleria.
Unico sul mercato Il TF30.9-115 è una macchina sostanzialmente unica sul mercato. Oggi nessun sollevatore telescopico con queste caratteristiche di altezza e portata riesce ad avere le dimensioni del compatto di casa Merlo. Le dimensioni però non sono tutto e la meccanica sovradimensionata, l’impianto Load Sensing Flow Sharing e i sistemi di sicurezza fra cui il riconoscimento di attrezzatura e carico, spiegano la sua diffusione.
La cabina, un progetto in continua evoluzione
Le cabine modulari dei telescopici Merlo hanno visto la luce nel 2014. Un design completamente nuovo che valorizzò ulteriormente i punti di forza storici del costruttore italiano. Alla base la volontà di fare una cabina che nulla avesse da invidiare ai trattori. Un progetto che è stato costantemente migliorato senza mai abbandonare i punti salienti dati da dimensioni interne al vertice del mercato (oltre un metro di larghezza) e una superficie vetrata a prova di claustrofobia.
L’ergonomia è stata costantemente affinata e presenta oggi elementi di grande funzionalità come il display da 10.1 pollici che accompagna il sistema di sicurezza ASCS. Display che fornisce in tempo reale le effettive condizioni di lavoro con sbraccio, carico e attrezzatura in uso. Le impostazioni operative si comandano comodamente tramite un JogDial di tipo automobilistico. Il joystick elettronico di tipo capacitivo funziona con la mano appoggiata riducendo il rischio di movimenti accidentali.