Paolo Merlo è stato riconfermato come Presidente dell’omonimo Gruppo, tra i principali produttori al mondo di sollevatori telescopici per l’edilizia e l’agricoltura. La nomina è stata fatta dal CdA nel segno della continuità, in linea al percorso industriale iniziato nel 2023, basato sui valori di innovazione, ricerca e inclusività che da sempre contraddistinguono la casa piemontese. La nuova governance ha rappresentato anche l’occasione ideale per riconfermare il piano industriale del brand, che parte da una visione chiara e da una solidità finanziaria uniche.

In quest’ottica Merlo punta a rafforzare la leadership tecnologica nel mercato dell’industria metalmeccanica, in particolare nel segmento dei sollevatori telescopici, e a proseguire la sua crescita a livello nazionale e internazionale; un impegno che proseguirà come accennato all’insegna della continuità di una realtà nata nel lontano 1911 e che da allora non ha mai arrestato la sua crescita.

Potrebbe interessarti

Merlo, da più di 100 anni la tradizione piemontese al servizio dell’innovazione

L’azienda piemontese è stata la prima in Europa a fabbricare il sollevatore telescopico moderno, inizialmente nel settore delle costruzioni e dell’industria e successivamente anche nel comparto agricolo. Oggi la presenza del Gruppo Merlo, che comprende 9 società interne specializzate, è garantita a livello mondiale da un’organizzazione diretta di sette filiali – Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Polonia, Australia e USA – e da una rete distributiva di oltre 80 importatori e da 600 concessionari.

Oltre il 90% della produzione è realizzata nel sito di San Defendente, caratteristica rara nel comparto, dove il controllo su tutto il processo produttivo consente di sviluppare e proteggere il know-how aziendale, a garanzia di una qualità nell’offerta che il mercato mondiale continua a riconoscere e premiare.

10mila sollevatori e nuove linee di produzione: gli scenari futuri

L’obiettivo del prossimo triennio, confermato dalla rinnovata presidenza, è quello di raggiungere i 10 mila sollevatori telescopici all’anno, oltre a circa 25 mila attrezzature, per concretizzare i quali sono previsti investimenti importanti per l’apertura sia di nuove linee di produzione che di nuove infrastrutture, puntando ad un sistema gestionale e produttivo sempre più efficiente, tecnologico e soprattutto sostenibile.

Saranno potenziati anche i servizi di sviluppo per l’interconnessione dei flussi logistici con i fornitori abituali che permetteranno di snellire ed efficientare la supply chain. Gli obiettivi industriali si intersecano naturalmente con una delle caratteristiche distintive del Gruppo Merlo, che si tramanda da sempre, cioè l’attenzione alle persone, in termini di forza lavoro interna, ma anche in riferimento alle esigenze dei distributori e degli utilizzatori finali, cui saranno riservate molte delle prossime iniziative.

Nel suo “palmarès”, Merlo vanta oltre 90 brevetti, gli ultimi dei quali sono tutti dedicati alla sicurezza degli operatori al lavoro. Basti pensare alla recentissima Cabina Sospesa (CS), una soluzione tecnologica che ha sviluppato un sistema a bassa frequenza per ridurre le vibrazioni all’interno dell’abitacolo, aumentando comfort e sicurezza dell’operatore e riducendo di conseguenza il rischio di infortuni o lo sviluppo di malattie professionali legate a tale problematica. Brevetto innovativo è inoltre l’ASCS (Adaptive Stability Control System) cheassicura una perfetta prevenzione dal rischio di ribaltamento della macchina nelle fasi di movimentazione di un carico.

Il commento

“Oggi la solidità del Gruppo Merlo ci permette di guardare lontano e poter pianificare nel lungo periodo”, ha esordito Paolo Merlo. “Sono ancora molte le applicazioni e gli ambiti dove possiamo svilupparci, puntiamo a rafforzare i mercati storici, a partire dall’Italia e dai paesi dove siamo presenti con filiali e importatori. Allo stesso tempo intendiamo espanderci anche in mercati per noi relativamente nuovi, dove il margine di crescita è ancora molto grande. Negli USA abbiamo appena creato la nostra nuova filiale Merlo America e stiamo rafforzando la presenza in Asia”.

“Siamo un gruppo industriale molto diverso da quelli tradizionali – ha proseguito -. La nostra presenza a livello internazionale è molto forte, siamo di fatto una multinazionale – una ‘multinazionale tascabile’, come ci ha definito un quotidiano nazionale. Oggi Merlo si affaccia al mercato mondiale, ma il forte legame col nostro territorio e la scelta di avere oggi un unico stabilimento produttivo, sicuramente fanno di noi una realtà molto particolare. Questo ci permette di svilupparci senza mai perdere la nostra vocazione verso l’innovazione a 360° e di proporci come una realtà unica ed apprezzata in tutto il mondo”.

“Per un’azienda come la nostra, che occupa una superficie di circa 330mila metri quadrati, la sostenibilità è un impegno importante che affrontiamo con entusiasmo e convinzione – prosegue Paolo Merlo. La sostenibilità è, infatti, uno dei pilastri per l’evoluzione della nostra azienda. Nel 2013 abbiamo presentato il primo sollevatore telescopico ibrido al mondo e nel 2021 abbiamo lanciato il nostro primo sollevatore elettrico. Ma la sostenibilità passa anche da scelte importanti, come quella di puntare su un fornitore energetico che utilizzasse solo fonti rinnovabili. Inoltre abbiamo una produzione interna che supera il megawatt grazie ai pannelli solari installati in questi anni”.

In primo piano

Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

Articoli correlati