Merlo Multifarmer 34.9 CS, il medium duty tuttofare
Sollevare si, fino a 3.400 chili e fino 8,8 metri d’altezza, ma anche lavorare il terreno, azionare attrezzi con la presa di forza e trainare rimorchi. Il tutto nel massimo comfort e in totale sicurezza. Mica facile, ma è quello che può fare il Merlo Multifarmer 34.9 CS, che ha la pretesa di unire le […]
Sollevare si, fino a 3.400 chili e fino 8,8 metri d’altezza, ma anche lavorare il terreno, azionare attrezzi con la presa di forza e trainare rimorchi. Il tutto nel massimo comfort e in totale sicurezza. Mica facile, ma è quello che può fare il Merlo Multifarmer 34.9 CS, che ha la pretesa di unire le prestazioni di un sollevatore telescopico a quelle di un trattore agricolo.
Merlo Multifarmer 34.9 CS, chi fa da sé…
Ultimo nato insieme al fratello minore 34.7 per allargare alla classe medium duty una famiglia che già comprendeva i due modelli più muscolari 40.7 e 40.9, il Multifarmer 34.9 esprime al massimo la sua versatilità grazie anche alle dimensioni compatte e all’estrema agilità enfatizzata dagli assali sterzanti e al sistema integrato di livellamento del telaio.
Sarà pur vero che nessun agricoltore compra un telescopico per fargli fare il lavoro del trattore, ma avere in azienda un mezzo che dispone di un sollevatore posteriore con attacco a tre punti di categoria 2 e capacità di 4.000 chili, due distributori idraulici proporzionali, presa di forza da 540 e 1.000 giri e gancio di traino omologato con portata fino a 20 tonnellate è una garanzia che consente di far fronte a qualsiasi imprevisto o emergenza o comunque di poter sopperire ai picchi stagionali di lavoro senza dover investire in un mezzo aggiuntivo che sarebbe poi sottosfruttato durante la restante parte dell’anno.
Il telescopico che vuole fare (anche) il trattore
Costruito intorno a un telaio monoblocco in acciaio tubolare, il Multifarmer 34.9 CS misura (senza attrezzatura) 5,44 metri di lunghezza e 2,25 di larghezza, e grazie a un sistema di livellamento trasversale costituito da un cilindro idraulico che agisce su ciascun semiasse, è in grado di compensare di circa 6 gradi l’inclinazione laterale (cioè fino al 10 per cento rispetto al piano del terreno) per mantenere l’assetto ottimale anche sui terreni irregolari.
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