Merlo & Agrifung. Processo virtuoso
Merlo ha sempre puntato, fin dai suoi primi telescopici negli anni ’80, alla polivalenza di queste macchine. La diffusione dei sollevatori di color verde brillante, ma non solo quelli, è dovuta alla capacità dell’azienda di Cuneo di saper comunicare il valore dei suoi mezzi. Ma oggi forse in pochi si sarebbero aspettati un campo applicativo […]
Merlo ha sempre puntato, fin dai suoi primi telescopici negli anni ’80, alla polivalenza di queste macchine. La diffusione dei sollevatori di color verde brillante, ma non solo quelli, è dovuta alla capacità dell’azienda di Cuneo di saper comunicare il valore dei suoi mezzi. Ma oggi forse in pochi si sarebbero aspettati un campo applicativo così ampio. I telescopici Merlo sono utilizzati in applicazioni molto differenti fra loro in cui emerge la capacità di svolgere lavori preclusi ad altre macchine. Il tutto con un’efficienza elevata. Per questo motivo la Agrifung di Trevignano (Treviso) ha deciso di dotarsi di un Merlo TF50.8 T-170.
L’azienda si è infatti affidata al concessionario Abramo Mason srl che la segue da diversi anni. Il TF50.8 è un telescopico che ha il compito di curare la logistica della formazione del compost per le funghiere. Un processo lungo e formato da diverse fasi in cui paglia, pollina e letame equino sono sapientemente lavorati per ricavare il prezioso componente funzionale alla coltivazione dei funghi champignon. Un processo virtuoso in cui il ruolo del sollevatore è fondamentale per diverse ragioni. Per la capacità di poter raggiungere altezze precluse alle pale gommate e per la possibilità di movimentare carichi importanti in spazi ristretti.
AGRIFUNG. Dal 1969, specialisti per specialisti.
AGRIFUNG ha sede in Trevignano, in provincia di Treviso. L’azienda si dedica dal 1969 alla formazione di compost per la coltivazione dei funghi champignon tramite un processo controllato. Dalla paglia, dal letame equino e dalla pollina si ricava infatti un compost che diventa il substrato per la crescita dei preziosi alimenti. Il Merlo TF50.8 è parte integrante del processo in quanto provvede alla immersione delle balle di paglia in acqua nera. Al termine del periodo di immersione le balle vengono accatastate in una zona dove ha inizio la fermentazione. Tutta l’acqua che deriva dal processo di lavorazione viene convogliata in un circuito chiuso per essere ossigenata e utilizzata più volte senza impatto sull’ambiente circostante.
Le balle fermentano in modo naturale per un tempo stabilito. Terminato il quale il Merlo TF50.8 si occupa di prelevarle per alimentare la macchina trituratrice. Sia nell’accatastamento che nella successiva ripresa sono fondamentali sia la capacità di carico, sia l’altezza massima raggiungibile. Il sollevatore della Merlo ha infatti una caratteristica fondamentale che lo distingue dai diretti concorrenti della stessa classe: ha un diagramma di carico che prevede la massima portata alla massima altezza. Questo gli permette di operare in massima sicurezza in qualsiasi contesto operativo.
I ‘plus’ del Merlo TF50.8
Le balle di paglia, una volta depositate sul nastro di alimentazione, sono completamente triturate e mischiate in percentuali stabilite con il letame equino e con la pollina. La miscela convenzionale prevede 90 per cento paglia fermentata, 10 per cento letame equino e una dose minima di pollina come catalizzatore per le reazioni chimiche. L’acidità della pollina viene stabilizzata con gesso. Questo miscuglio fermenta a sua volta in camere specifiche. Terminato questo processo si trasferisce nella zona di pastorizzazione. Quest’ultima avviene in un capannone asettico e ha una durata di cinque giorni. Al termine della quale si coltiva con i miceli e, successivamente, si carica e trasporta presso le aziende produttrici.
In tutto questo ciclo i plus del Merlo TF50.8 forniscono un valore aggiunto importante alla produttività e all’efficienza aziendale. La capacità di sollevamento e l’agilità di manovra in spazi ristretti permettono di svolgere ogni fase del processo semplicemente cambiando attrezzatura. La compattezza e la visibilità ottimale a 360° consentono di avere un’elevata sicurezza operativa. La possibilità di muoversi all’interno dei capannoni passando dai portoni per movimentare il compost è un aspetto operativo importante. Il braccio telescopico permette inoltre di raggiungere gli angoli più remoti garantendo efficienza nel processo.
Agrifung e Merlo, numeri importanti
La produzione di Agrifung si attesta su numeri importanti. Parliamo di 60.000 tonnellate all’anno di preparato per Agaricus Bisporus. Altrettante 60.000 tonnellate all’anno per il Pleurotus e 1.100 tonnellate all’anno per la Pholiota Aegerita. Si tratta di produzioni veramente importanti che collocano l’azienda di Trevignano in un posizione leader nel mercato. All’interno dell’unità produttiva opera sia il Merlo TF50.8, sia un sollevatore stabilizzato P38.12 che viene impiegato nelle operazioni di manutenzione. Anche questa macchina è stata fornita dal concessionario Abramo Mason srl.
Questa macchina è infatti dotata di navicella per i lavori in quota, di gancio omologato per il sollevamento e la movimentazione e di altre attrezzature funzionali alla sostituzione dei pezzi dell’impianto. Due macchine che, con la loro polivalenza, permettono alla Agrifung di essere efficiente in modo continuo. Il “metodo Francescutti” utilizzato per la coltivazione dei funghi richiede infatti un continuo flusso di materiale nella produzione aziendale. Ritmi di lavoro impegnativi che richiedono macchine affidabili. Il Merlo TF50.8 soddisfa le richieste della Agrifung operando a fianco di grandi pale gommate. Con lo stesso ritmo operativo e con la stessa affidabilità.