Giugno vuol dire fine della primavera, inizio delle prime mietiture, arrivo del caldo (ma non al Nord), e…Enovitis in campo. Puntuale come ogni anno, la manifestazione itinerante in programma il 12 e il 13 giugno, quest’anno si è svolta nella prestigiosa sede dell’azienda agricola AgriVar di Palazzo di Varignana, in provincia di Bologna. Tra i filari c’era anche Merlo, storico produttore cuneese di sollevatori telescopici e macchinari per l’agricoltura, legatissimo alla manifestazione organizzata da Unione Italiana Vini. Tante le proposte del costruttore: dai mezzi autonomi cingolati ai nuovi sollevatori telescopici elettrico, l’intento era quello di offrire una veduta sul futuro dei macchinari dedicati a questo comparto.

«Cuore di questa manifestazione sono le prove e le dimostrazioni che si svolgono direttamente nel vigneto – spiegano in Merlo – e per noi è un’occasione preziosa per mostrare dal vivo le potenzialità e l’efficacia dei nostri mezzi per questo tipo di attività. Vogliamo sostenere i tanti produttori di vino che stanno facendo conoscere i loro prodotti di qualità in Italia e all’estero».

Piccolo ma agguerrito: ecco il Cingo di Merlo

Pezzo forte delle proposte Merlo sarà il Cingo a guida autonoma (nell’immagine di apertura, immortalato in azione tra i filari della tenuta di AgriVar). Presentato in forma di prototipo lo scorso anno, il Cingo M600A-e è un trasportatore cingolato dotato di una propulsione interamente elettrica, in grado di muoversi in moto autonomo all’interno del filare e di compiere manovre di sterzatura per gestire entrata e uscita dallo stesso.

Caratterizzato da sensori di percezione ambientale a 360°, unità intelligente per l’analisi dei dati e localizzazione ad alta precisione basata su tecnologia GPS RTK (Real-Time Kinematics), l’operatore ha la possibilità di registrare un percorso (qualunque sia la lunghezza) all’interno del vigneto in modo tale che la macchina possa ripercorrerlo per compiere lavorazioni specifiche.

L’azionamento dell’attrezzatura installata, ovvero l’atomizzatore, avviene in modo autonomo seguendo degli start-points o end-points registrati precedentemente insieme al percorso. Ciò permette di avere la massima precisione diminuendo così gli sprechi. Questa tecnologia permette inoltre di includere nel percorso anche l’avvicinamento a una colonnina, così da rendere più immediata la ricarica della batteria. Il software sviluppato gestisce in modo differente le diverse fasi di lavori fuori e dentro il vigneto: mantiene la giusta distanza dai filari, si ferma se incontra un ostacolo (una persona, ad esempio, perché la sicurezza è sempre la priorità Merlo) per poi cercare nuovi percorsi che poi convergano successivamente sulla traiettoria predefinita.

M8.3EVO, in questo caso abbinato a una trincia frontale

A Enovitis, Merlo ha sfoggiato anche il trasportatore cingolato multifunzione Cingo M8.3EVO con trivella e trincia. Si tratta di mezzi ideati per operare in spazi ristretti e garantire compattezza, sicurezza, polivalenza e maneggevolezza. Il modello è proposto con la trincia, ideale per la trinciatura di residui di potature, stocchi, piccoli arbusti o per la pulizia di scarpate e sentieri.

Ma anche con la trivella, ideale per eseguire con precisione fori nel terreno per alloggiare pali, sostegni, mettere a dimora giovani piante. Entrambe le attrezzature sono compatibili con il sistema di aggancio rapido. Il motore diesel Kubota da 17 cavalli, i servo comandi idraulici e i cingoli con alto angolo di attacco permettono di superare gli ostacoli e di raggiungere i 4 chilometri orari. Il freno di stazionamento integrato assicura un arresto sicuro e in minore spazio. La portata massima è di 800 chili.

A fianco del modello M8.3EVO, Merlo ha esposto anche il Cingo M500C, un trasportatore maneggevole e particolarmente compatto con comandi facili e intuitivi, la cui robusta cingolatura in gomma esercita una bassa pressione specifica sul terreno. La macchina è utilizzabile in tutti i settori per la movimentazione di materiale all’interno di spazi ristretti e su terreni ripidi e accidentati. Con una larghezza totale di 690 mm, trasporta il materiale con facilità transitando senza problemi attraverso porte e cancelli e nei passaggi più stretti.

A Enovitis non poteva non mancare ovviamente nemmeno il telescopico full electric e-WORKER EW25.5-90 4WD, fiore all’occhiello della generazione zero emissioni Merlo. I sollevatori telescopici elettrici Merlo sono equipaggiati di una trasmissione 100% elettrica che può essere associata a quattro o a due ruote motrici: una soluzione che assicura non solo un’elevata precisione e modulabilità della velocità di trasferimento e un’elevata potenza e coppia alle ruote, ma anche un’ottima facilità d’uso.

La nuova trazione elettrica consente di raggiungere i 25 km/h di velocità massima, assicurando al tempo stesso un controllo millimetrico degli spostamenti, ed è in grado di erogare una potenza sufficiente a consentire l’allestimento delle macchine come se fossero ‘Trattori agricoli a braccio telescopico’, dando la possibilità di trainare rimorchi agricoli su strada.

Anche dal punto di vista idraulico, questa gamma è in grado di fornire performance paragonabili ad analoghi modelli ad alimentazione convenzionale. I modelli 4WD come quello presente a Enovitis, oltre ai due motori frontali sono equipaggiati di un motore aggiuntivo per la trazione posteriore. Ciò consente di scaricare a terra la forza motrice su tutte le ruote, assicurando trazione in ogni circostanza, anche in fuoristrada.

In primo piano

Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

Articoli correlati