Mercato trattori, nei primi 10 mesi del 2022 sono state immatricolate 17.256 trattrici in Italia (-15,3%)
Nonostante il calo sostenuto, le vendite rispetto ai valori pre-pandemici sono comunque superiori. Con mietitrebbiatrici e sollevatori telescopici che tengono botta
Dopo più di un anno di ripresa del settore (con i record registrati nel 2021), le prime crepe del mercato trattori italiano iniziano a intravedersi. In base ai dati elaborati da FederUnacoma (sulla base delle registrazioni del Ministero dei Trasporti) e rilasciati in occasione dell’avvio di Eima International 2022, le trattrici vendute nei primi dieci mesi del 2022, fino ad ottobre, sono 17.256, con un calo del 15,3% sul 2021. Cali simili sono stati registrati per tutte le altre tipologie di mezzi. Si tratta di valori che, comunque, rimangono buoni se confrontati con i valori pre-pandemici.
Secondo FederUnacoma il passivo rispetto all’anno precedente è in parte fisiologico, a fronte di un 2021 senza precedenti (in cui si era registrato un +36% per le sole trattrici). Anno in cui erano stati messi a segno valori impossibili da eguagliare nell’anno in corso, caratterizzato peraltro da ritardi nella catena delle forniture che hanno ridotto i ritmi di produzione delle case costruttrici.
Mercato trattori in Italia, l’andamento segmento per segmento
Le trattrici segnano un totale di 17.256 unità vendute nei dieci mesi, con un calo del 15,3% rispetto al 2021, ma con numeri superiori rispetto alle circa 16 mila immatricolate nel 2019 prima della crisi determinata dalla pandemia Covid. Le mietitrebbiatrici registrano 335 unità vendute, con un calo dell’11,6% sul 2021, ma con un volume superiore rispetto a quello pre-Covid del 2019. Le trattrici con pianale di carico raggiungono quota 441, con un calo del 18,5% e un livello di vendite di inferiore a quello del 2019, e così i rimorchi, che si fermano a quota 7.340, poco al di sotto del dato 2019. I sollevatori telescopici, infine, chiudono i dieci mesi con una flessione del 24% in ragione di 964 unità, un numero sensibilmente superiore rispetto a quelli degli anni precedenti la crisi sanitaria.
Nel presentare i dati sul mercato nazionale – nel corso della conferenza stampa di presentazione di EIMA 2022 svoltasi a Bologna – il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti ha ricordato come il settore agromeccanico, così come ogni altro settore industriale, sia alle prese con una congiuntura economica difficile. “Ai problemi relativi alle forniture, al costo delle materie prime, ai costi dei trasporti e della logistica che già pesavano sulle imprese industriali – ha detto Malavolti – si aggiungono in questo autunno quelli relativi ai costi energetici, all’inflazione crescente e alle restrizioni finanziarie, e questo non aiuta l’economia delle imprese e la loro competitività sul mercato”.
“Tuttavia il settore sta reggendo in questo difficile contesto – ha aggiunto il presidente dei costruttori – grazie anche ad un sistema di aiuti all’acquisto che incide in modo significativo, e grazie ad una sempre maggiore propensione delle imprese agricole ad acquisire tecnologie di nuova generazione”. I dati che emergono dall’ultimo censimento agricolo ISTAT rivelano come sulle circa 1.100.000 aziende agricole presenti in Italia, più del 10% abbia introdotto negli ultimi anni innovazioni rilevanti. Sono in totale 250 mila le innovazioni acquisite dalle 120 mila imprese agricole innovative, che hanno puntato per la maggior parte proprio sulla meccanizzazione: il 28% delle tecnologie acquisite riguarda infatti i mezzi meccanici basilari, l’11,6% riguarda i sistemi di semina e piantamento, l’8,8% le attrezzature per la lavorazione del terreno e l’8,3% i sistemi per l’irrigazione.