Mercato trattori Europa 2019. Nel segno della stabilità
Se il 2018 del trattore aveva subito in Europa il contraccolpo generato dalla Mother Regulation (con la corsa alle immatricolazioni entro fine 2017) il mercato trattori Europa 2019 fa segnare un piccolo ma deciso passo avanti con una crescita stimabile attorno al 5 per cento. Secondo i dati forniti dal Cema sono 191.587 i ‘veicoli’ […]
Se il 2018 del trattore aveva subito in Europa il contraccolpo generato dalla Mother Regulation (con la corsa alle immatricolazioni entro fine 2017) il mercato trattori Europa 2019 fa segnare un piccolo ma deciso passo avanti con una crescita stimabile attorno al 5 per cento.
Secondo i dati forniti dal Cema sono 191.587 i ‘veicoli’ registrati in Europa di cui i trattori veri e propri sono 154.321, mentre la restante parte è composta da telehandler, pale gommate agricole, transporter, quad e chi più ne ha più ne metta. Resta fuori la Turchia che noi includiamo però nelle stime dei principali mercati europei, vista la presenza in loco delle fabbriche di alcuni dei top player mondiali. Come elemento di confronto consideriamo anche la Russia, ben consci che è un po’ una forzatura geopolitica.
Restando sui soli trattori agricoli due terzi del mercato continentale è in mano a cinque Paesi che sono nell’ordine Francia, Germania, Italia, UK e Spagna.
Mercato trattori 2019. La Francia resta in Testa
La Francia cresce del 3,9 per cento (che diventa un più 26 per cento se si considerano i soli trattori agricoli escludendo i mezzi da garden). Più 5 per cento per la Germania, più 0,7 per cento per l’Italia, più 7 per cento per la Spagna e più 2 per cento per il Regno Unito.
Aumenti consistenti si sono poi registrati in Portogallo, Austria, Croazia, Serbia, Montenegro, Lussemburgo, Danimarca e Bosnia Erzegovina, mentre cali piuttosto rilevanti hanno riguardato Slovacchia, Grecia, Lituania e Islanda.
Va considerato che ogni singola Nazione scatta una fotografia del proprio mercato secondo regole e criteri di rilevazione propri. C’è chi inserisce nel conteggio i telescopici o i trattori per il garden e chi, invece, solo i trattori puri. Chi considera come soglia minima i 50 cavalli e chi si spinge in basso fino ai 30 o ancora meno.
La mancanza di uniformità, e in alcuni casi anche di piena trasparenza sulle procedure statistiche di rilevazione, sconsiglia (vivamente) di fare paragoni incrociati tra Stati, specie per quanto riguarda le quote mercato.
Sul numero di aprile di TRATTORI puoi leggere l’articolo completo.
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