Mercato trattori

Secondo i dati Agrievolution, presentati martedì 26 giugno a Bologna nel corso della conferenza stampa che ha preceduto l’Assemblea annuale di FederUnacoma, le vendite di trattori a livello mondiale hanno raggiunto nel 2017 un numero complessivo di 2.154.000 unità, con un incremento del 13 per cento rispetto al 2016 (1.903.000 unità).

Di questi trattori circa 660 mila sono stati assorbiti dal mercato indiano (più 16 per cento), 490 mila dal mercato cinese (più 16 per cento), 220 mila dagli Stati Uniti (più 4 per cento) e 190 mila dall’Europa (più 13 per cento). Mentre incrementi a due cifre sono consueti in mercati in forte espansione come quelli di India e Cina (Paesi che da soli coprono la metà del numero complessivo di trattori venduti a livello mondiale) la crescita registrata in Europa risulta anomala.

Mercato Europa, non è tutto oro quel che luccica

“In effetti – ha spiegato nel corso della conferenza il Presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – questo risultato è solo in parte legato alla ripresa dei redditi agricoli in Europa, ed è invece dovuto in larga misura agli effetti della Mother Regulation, la normativa comunitaria che ha introdotto da quest’anno nuovi standard per le macchine e che ha spinto le case costruttrici, a fine 2017, ad effettuare campagne promozionali spinte ed immatricolazioni anticipate per i mezzi rimasti in giacenza“.

Queste forzature hanno prodotto incrementi statistici molto accentuati in Germania, Austria e Olanda (rispettivamente più 19, più 20 e più 23 per cento), incrementi che come detto corrispondono solo in parte a vendite effettive. Particolarmente vistoso è il dato sulle immatricolazioni in Italia, dove il 2017 si chiude con un incremento per i trattori del 23,8 per cento, ma dove i livelli effettivi di ricambio del parco macchine restano molto al di sotto delle reali necessità del settore primario.

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