Mercato Brasile, una samba senza ritmo

Il Brasile non decolla. Nel lungo elenco delle nazioni svolgiate, che non riescono a dare una svolta al clima generale di incertezza, i carioca non sembrano avere alcuna intenzione di fare eccezione. Sono 11.822 i trattori agricoli immatricolati nel periodo gennaio-maggio 2019, rispetto ai 12.241 degli stessi cinque mesi del 2018 (meno 3,4 per cento) e con una frenata assai evidente proprio nel mese di maggio.

Di fatto, l’intera domanda è stata coperta dalle produzioni Made in Brazil (meno 3,5 per cento), mentre l’import si conferma di un peso specifico del tutto trascurabile (risultano solo 75 acquirenti di macchine straniere nei primi cinque mesi dell’anno). Se una consolazione la si vuole trovare, occorre spalmare l’analisi sulle fasce di potenza.

Mercato Brasile, bene i trattori di alta potenza. Malissimo le mietitrebbie

Se al di sotto degli 80 cavalli non esistono di fatto differenze tra il 2018 e il 2019, la gamma intermedia tra gli 81 e i 130 cavalli evidenzia un calo di 27 punti percentuali mentre i big, sopra i 130 cavalli, beneficiano di un progresso del 25 per cento, trascinato da un più che eccellente mese di maggio. Nel complesso, va in affanno la produzione interna che paga, sempre sui primi cinque mesi del 2019, un calo di ben 16 punti percentuali, nonostante le catene di montaggio abbiano ricominciato a lavorare a pieno ritmo nelle ultime settimane. Fanno molta fatica le grandi macchine.

Le vendite di mietitrebbie segnano un meno 41 per cento su base annua; la ripresa delle consegne in uno strano mese di maggio non basta a riequilibrare le sorti, ma riesce a rendere meno traumatico il bilancio di un settore totalmente presidiato dalla produzione locale. Le 336 operatrici destinate alle coltivazioni di canna da zucchero consegnate tra gennaio e maggio 2019, pur in crescita rispetto allo stesso periodo del 2018 (più 6,6 per cento) certo non bastano per riportare il sorriso sul volto della meccanizzazione agricola brasiliana.