La gamma di trattori McCormick X7 Short Wheelbase, cioè a passo corto, è composta da modelli a 4 e 6 cilindri con motori strutturali di identica potenza. Versatilità e polivalenza sono le doti che caratterizzano entrambe le versioni, con ovviamente i 4 cilindri, più leggeri e compatti, rivolti a chi necessita soprattutto di agilità e maneggevolezza, e i più robusti 6 cilindri per chi cerca maggiore stabilità e capacità di trazione per impieghi più frequenti in campo aperto. Il modello X7.618 con motore 6 cilindri capace di erogare col boost fino a 175 cavalli di potenza è dunque il più prestante della gamma, che in campo abbiamo provato con un coltivatore semiportato Synkro 3030 di Pöttinger.

Bello nella sua livrea rosso metallizzato, coi cerchioni neri, il cofano spiovente reso più aggressivo dalle prese d’aria a branchie di squalo, il McCormick X7.618 è anche ricco di contenuti tecnologici e di sicura affidabilità. Dal motore FPT, all’assale sospeso Carraro, fino alla nuovo cambio robotizzato P6 Drive automatizzabile, passando per l’elettronica di bordo in grado di supportare le funzioni di precision farming più avanzate, il McCormick X7618 ha tutto per soddisfare anche l’agricoltore più esigente.

McCormick X7.618 P6-Drive, la meccanica

Rispetto al modello McCormick X7.418 con motore 4 cilindri di pari potenza, l’X7.618 ha misure leggermente maggiori sia in termini di interasse che di lunghezza totale. Il passo misura 2.760 millimetri, 109 in più, così come la lunghezza massima con zavorre anteriori, che arriva a 5.344 millimetri. Anche il peso a vuoto è leggermente superiore, di 300 chili, mentre il peso massimo ammissibile è per entrambi i modelli pari a 11.500 chili. Millimetri e chili che si fanno sentire, in positivo, quando si effettuano le lavorazioni del terreno grazie alla maggiore capacità di trazione, ma anche nei trasporti pesanti e con l’impiego del caricatore frontale in termini di maggiore stabilità.

Nel caso, è poi possibile montare ruote posteriori di misura fino a 710/60R38 per ridurre al minimo la compattazione del terreno e migliorare ulteriormente le prestazioni in campo. Squadra che vince non si cambia Confermate, e non poteva essere altrimenti vista la bontà delle soluzioni, le partnership con Carraro e FPT per quanto riguarda assale e motore. L’assale anteriore Carraro è dotato di sospensioni idrauliche a ruote indipendenti, e rappresenta senza dubbio la soluzione migliore, oltre che la più confortevole, per assorbire gli urti e mantenere una trazione ottimale sui terreni accidentati.

Il motore NEF 67 non ha poi bisogno di presentazioni. Affidabile, parco nei consumi, reattivo e capace di prestazioni elevate, assolve alla grande la sua funzione strutturale senza penalizzare le doti di manovrabilità del trattore. Tarato a 166 cavalli di potenza massima a 1.900 giri, dispone del sistema di controllo elettronico Power Plus che gestisce le variazioni di coppia ed elimina i cali di potenza e durante l’utilizzo della presa di forza e nelle attività di trasporto incrementa la potenza di ulteriori 9 cavalli portandola così a 175.

Nell’utilizzo in trasporto si apprezza la funzione di freno motore, che si attiva tramite un apposito pedale agendo sulla valvola motorizzata del turbocompressore per ridurre il numero di giri e aumentarel’efficienza di frenata. La trasmissione P6-Drive è un powershift con 6 marce sotto carico, 5 gamme con cambio robotizzato e inversore elettroidraulico al volante. Il numero di rapporti è perciò di 30 in avanti 15 in retro, che diventano 54 e 27 con il superriduttore. La gestione avviene completamente tramite il joystick EasyPilot integrato nel bracciolo, che consente di innestare le marce e le gamme senza usare il pedale della frizione.

Due cilindri in più Potenza nominale di 159 cavalli a 2.200 giri e potenza massima di 166 a 1.900. Con Epm, cioè col boost concesso dal controllo elettronico, i cavalli nominali e massimi salgono rispettivamente a 170 e 175. I valori sono identici sia per il modello X7.418 mosso dal 4 cilindri NEF 45 che per il modello X7.618 col 6 cilindri NEF 67. Va da sé che il NEF 67 a tali livelli di sfruttamento (nelle tarature più potenti può arrivare a 350 cavalli) lavora in grande scioltezza, garantendo una totale affidabilità nel tempo.

Inoltre, la funzione Smart APS Auto Powershift seleziona in automatico la marcia migliore, in base al carico, alla velocità e al regime del mo-tore. L’innesto delle marce del cambio automatico può essere calibrato tramite un’apposita manopola per un uso più o meno aggressivo. Tutto senza frizione Altra comoda funzionalità è il sistema Stop & Action, che integra il De-Clutch nel pedale del freno per arrestare il trattore senza usare frizione e inversore, offrendo con l’APS Auto Powershift un comfort di guida paragonabile a quello tipico di una trasmissione a variazioncontinua. L’impianto idraulico è del tipo Load Sensing a centro chiuso, con pompa a portata variabile per regolare il flusso dell’olio in funzione del carico.

Il controllo delle movimentazioni idrauliche avviene dal bracciolo multifunzionale, dove sono presenti 3 comandi fingertips e un mini joystick elettronico multifunzione per altri due distributori. In totale ci sono dunque 5 distributori elettroidraulici più un eventuale deviatore di flusso a 3 vie con attacchi rapidi pushpull (optional), per ottenere 3 movimentazioni idrauliche con un solo distributore. Due i distributori anteriori che servono il sollevatore anteriore a controllo elettronico con capacità di sollevamento di 3.500 kg. Quello posteriore, capace di sollevare 9.300 kg, è equipaggiato con sensori di sforzo sui bracci inferiori. La presa di forza con innesto modulato fornisce 4 velocità: 540 e mille giri più le relative Eco.

La cabina: tutto facile con l’Easypilot configurabile

Sospesa su due silent block nella parte anteriore e due ammortizzatori a molla nella parte posteriore, la cabina è accogliente e funzionale, con soli 4 montanti per garantire la massima visibilità su tutti i lati. Lo stile è piacevole e ben curato, con i comandi principali raggruppati sul bracciolo destro. Stonano un po’ quelle tre leve nella parte posteriore destra, per inserire ridotte e selezionare la pdf. Dei pulsanti sarebbero meglio. Le sensazioni alla guida sono ottime, grazie anche alla sospensione dell’assale, e la postazione è comoda e funzionale.

Il sedile però non ha molta escursione, e questo potrebbe penalizzare gli operatori molto alti. Promosso a pieni voti l’ergonomico joystick EasyPilot, con 5 pulsanti MyFunctions configurabili a piacimento per guidare il trattore e azionare gli attrezzi in modo semplice e immediato. Ogni funzione viene controllata dal display digitale del cruscotto e dal monitor DSM dal quale si possono impostare tutti i parametri di funzionamento della macchina. Tutte le impostazioni di gestione del trattore sono memorizzate e possono essere richiamate senza bisogno di doverle riconfigurare.

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