Massey Ferguson, quella partnership con Landini a inizio millennio per i cingolati
America e Italia, Duluth e Fabbrico, nel 2002 insieme per la produzione di aziendali e cingolati. E nel frattempo proseguiva anche la partnership con Same, che continuava a produrre i 1300
Nel 2002 un accordo storico per il settori della meccanizzazione agricola italiani e a stelle e strisce. Massey Ferguson decise infatti di completare la gamma di specializzati con il lancio, previsto per l’autunno di quell’anno, di una nuova serie di cingolati di derivazione Landini, riprendendo dunque la collaborazione con gli azzurri di Fabbrico, che sembrava interrotta a favore di Same. Un triangolo tra Nord America e Italia che potrebbe apparire complicato: andiamo con ordine.
I rapporti con la Same di Treviglio (ora gruppo SDF), per la fornitura della serie 3300 da frutteto e vigneto, erano continuati e, anzi, entrambi i marchi si dichiararono più che soddisfatti, al punto da accordarsi anche per la realizzazione in veste Massey dei piccoli Solari, sotto la sigla MF 1300. Altro discorso, però, per i cingolati, nicchia in cui Agco preferì affidarsi a Landini. In effetti, montare un propulsore Perkins su un cingolato Same era cosa più difficile che montarlo su un frutteto della stessa marca e, comunque, i cingolati Landini per tradizione e prestazioni non hanno nulla da invidiare alla concorrenza.
Massey Ferguson, i riflettori puntati sull’Italia trattoristica
Una manovra, quella tra Massey Ferguson e Landini, che ai tempi portò anche alla reintegrazione degli aziendali serie 2200 (i Globus vestiti di rosso) per l’occasione migliorati nelle potenze. Tre, infatti, i modelli standard: 2210, 2225 e 2235 da, rispettivamente, 55, 68 e 80 cavalli. Più una versione denominata Ge, particolarmente compatta e adatta alle lavorazioni in zone scoscese.
Tornando al piatto forte, ossia i cingolati, l’annuncio della collaborazione nel 2002 tra Massey Ferguson e Landini non aveva dipanato le nebbie che inizialmente erano aleggiate sulle specifiche dei modelli, di cui però si sapevano la gamma e le potenze. Cinque i modelli, di cui tre da campo aperto (3340 C, 3350 C e 3355 C) e due in versione stretta (3340 Cf e 3350 Cf) e potenze comprese tra gli 80 e i 95 cavalli. Nonostante l’annuncio iniziale fosse quindi stato piuttosto parco in fatto di dettagli tecnici, una cosa era certa sin da subito: grazie ai nuovi accordi, Massey Ferguson avrebbe potuto contare su una gamma completa e competitiva dai 25 a 260 cavalli, cingolati compresi.
Sopra, il 2235, uno degli aziendali realizzati da Landini per Massey Ferguson.