Massey Ferguson 7S 210, le impressioni sul campo
Progettato per gli operatori professionali più esigenti l’ammiraglia della serie 7S alza l’asticella delle prestazioni con una struttura robusta ma agile e tutta la potenzialità offerta dalle più moderne funzioni di automazione
Annunciata a settembre del 2021 per sostituire i 7700, la serie 7S comprendeva inizialmente quattro modelli con potenze massime da 155 a 190 cavalli. Classici trattori aziendali per operazioni da campo aperto con interasse lungo e motore a sei cilindri arricchiti con le più moderne funzioni e tecnologie di connettività, ma anche con superiori livelli di comfort sulla traccia segnata dal nuovo corso Massey Ferguson inaugurato con la serie 8S.
Neanche il tempo di assaporarne l’immediato successo, che a distanza di due mesi il poker dei 7S è diventato un pokerissimo, con l’introduzione a novembre di un nuovo modello ‘ammiraglia’ da 210 cavalli, il 7S 210 che qui abbiamo testato in un’impressione di guida con un rimorchio Gervasio. Innalzando la potenza Massey Ferguson ha voluto spostare ancora più in alto l’asticella delle prestazioni, fornendo un’alternativa più agile e dinamica al più pesante 8S 205 da 205 cavalli, che con interasse di 3,05 metri e un motore da 7,4 litri si rivolge più specificamente a grandi aziende e terzisti.
La prova corredata dai grafici tecnici, di rendimento e dal confronto con gli altri trattori della stessa categoria è disponibile sul numero di aprile della rivista Trattori (p.38), sfogliabile online.
Massey Ferguson 7S 210, la meccanica. Dyna VT Super ECO per consumare meno e lavorare sempre al meglio
Con ben 210 cavalli di potenza massima e una coppia di 860 Nm a 1.500 giri, il Massey Ferguson 7S 210 migliora ulteriormente il già favorevole rapporto potenza/peso dei suoi fratelli minori, innalzando il livello delle prestazioni senza rinunciare alla manovrabilità e con una bassa compattazione per il lavoro nei campi. Allo stesso tempo, il peso massimo ammesso di 14 tonnellate e il peso lordo combinato di 44,5 tonnellate trattore più rimorchio, lo rendono ideale per le operazioni di trasporto, anche molto pesanti.
La vocazione ‘stradale’ è peraltro enfatizzata dal sistema elettronico EPM di controllo del motore, che aumenta automaticamente fino a 220 cavalli la potenza e fino a 925 Nm la coppia durante i trasporti ad alta velocità, ma anche per i lavori alla presa di forza e per soddisfare i picchi di richiesta idraulica delle attrezzature. Il passo da 2,88 metri e il robusto telaio che sorregge il motore da 6,6 litri sono una garanzia di stabilità su strada, e anche in campo danno un bel contributo in termini di efficienza di trazione.
Specialmente poi se si usano gomme di grossi dimensioni come le 650/65R42 utilizzate sul trattore in prova. In termini di stabilità e trazione, ma anche di comfort, dà un bel contributo anche l’assale anteriore sospeso Quadlink², esente da manutenzione, che combina l’azione di due cilindri idraulici e tre accumulatori per garantire un adeguamento ottimale del sistema di ammortizzamento alle diverse condizioni operative.
Stage V senza Dpf
Il 6 cilindri Agco di fabbricazione finlandese fornisce il massimo della potenza a 1.950 giri. La corsa lunga del pistone si fa apprezzare in termini di erogazione e riserva di coppia, mentre il common rail e le 4 valvole per cilindro assicurano l’efficienza della combustione. Difficile metterlo in difficoltà in campo, soprattutto quando lavora in simbiosi con la trasmissione a variazione continua Dyna VT.
Di serie su questo modello, e unica opzione, consente al 7S 210 di viaggiare a 40 chilometri orari al regime motore ridotto di 1.450 giri/min. Nella nuova modalità automatica, la Dyna VT ha un funzionamento ancora più fluido impostando automaticamente il regime ottimale del motore in base al carico e alla velocità, e può essere controllata indipendentemente tramite il pedale dell’acceleratore o la leva Multipad sul bracciolo. In pratica, quando il carico sul motore aumenta e il regime del motore diminuisce, la trasmissione riduce automaticamente la velocità di avanzamento per mantenere la potenza totale, sia nelle applicazioni della presa di forza, nel lavoro sul campo o nei trasporti.
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Se utilizzato insieme a C1 e C2, che impostano una velocità di avanzamento specificata, il trattore funziona alla potenza massima in base alle fluttuazioni del carico, e la velocità viene riportata automaticamente a quella preimpostata. 9,6 tonnellate dietro e 4 davanti Notevole la capacità del sollevatore posteriore con terzo punto idraulico, che può raggiungere i 9.600 chili di portata massima.
L’impianto idraulico a centro chiuso con sensore di carico ha di serie una pompa da 110 l/min che può essere sostituita in optional da una più capace versione da 190 l/min. Quattro sono i distributori idraulici posteriori, tutti con la pratica leva di decompressione per faciliare l’aggancio dei tubi idraulici. Anteriormente il sollevatore ha una capacità di 4.000 chili e ci sono due distributori ben posizionati sui due lati frontali.
In versione Stage V il 6 cilindri Agco Power si avvale di un sistema di post trattamento dei gas di scarico che, oltre al modulo Scr e al catalizzatore Doc, utilizza anche un cosiddetto ‘Soot catalyst’ o catalizzatore dell’incombusto (Sc), che in pratica svolge le funzioni del filtro anti – particolato diesel, ma con minori impatti sull’economia del motore. L’Sc funziona sotto il controllo della centralina Ecu, che, in base alle condizioni di pressione e la temperatura all’interno dell’Sc stesso e ai parametri di applicazione e carico del motore avvia in automatico il processo di rigenerazione
IL MOTORE Agco Power 66HD
Massey Ferguson 7S 210, la cabina
Esternamente il design della cabina e in generale di tutta la carrozzeria ha compiuto un netto balzo avanti rispetto a quello già molto gradevole della serie 7700. Ispirato alle linee neo-retrò della serie 8S, con l’iconica striscia grigia a sciabola lungo il fianco e il motivo del collare che risale alla serie MF 100, si caratterizza anche per il cofano stretto e sottile che migliora la visibilità, e per la sagomatura che insieme al telaio scolpito permette alle ruote di avere un ottimale angolo di sterzo. Sospesa su due ammortizzatori a molla posteriori, ha 6 montanti e fino a 16 luci di lavoro a LED.
Il vero capolavoro però è all’interno, sia per lo stile elegante e moderno, sia soprattutto per il comfort e l’ergonomicità dei comandi. Il sistema di condizionamento (con l’allestimento Exclusive c’è il climatizzatore automatico) è stato potenziato, e l’operatore può godere di un sedile automatico a sospensione pneumatica, girevole, con ammortizzatore longitudinale e lombare pneumatico.
Tutti i comandi, compresi quelli per la radio Bluetooth sono posizionati sul bracciolo dove spiccano la nuova leva Multipad e il joystick elettroidraulico per il controllo proporzionale dei distributori dal quale si può anche invertire il senso di marcia e variare la velocità di avanzamento. La leva Multipad aziona ovviamente la trasmissione ma permette di gestire anche il cruise control, il sollevatore posteriore, la presa di forza, la gestione a fine campo e due distributori tramite il micro-joystick integrato.
Il computer di bordo Datatronic 5 con display touchscreen da 9’’non solo gestisce tutte le funzioni del trattore, ma grazie alla connettività ISOBUS e al segnale GPS, anche il sistema di guida automatica, con la sua ‘Go-Mode’ di impostazione rapida. Nonché il Section Control, che ora gestisce fino a 96 sezioni con applicazioni a tasso variabile utilizzando il MF Rate Control. Lo schermo touchscreen da 9 pollici con colori ad alta definizione e lo sfondo nero è molto luminoso e privo di riflessi, tanto da apparire molto più grande di quello che in effetti è, col vantaggio di essere molto comprensibile e allo stesso tempo poco ingombrante.