Con l’inaugurazione di una collezione dedicata, il Masaf ha reso omaggio a colui che, forse, più di ogni altro ha contribuito allo sviluppo del settore primario italiano, grazie a studi pionieristici sul miglioramento genetico delle piante agricole. Stiamo parlando di colui che è passato alla storia con l’appellativo di ‘uomo del grano’, Nazareno Strampelli, che negli anni ’20 del Novecento riuscì a realizzare decine di varietà differenti di frumento e che consentirono ragguardevoli incrementi delle rese medie per ettaro coltivato, con consistenti benefici sulla disponibilità alimentare delle popolazioni.

Nazareno Strampelli, il pioniere della genetica agraria in Italia

La mostra/collezione è stata inaugurata in Via Venti Settembre, al Masaf, dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, e dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L’area espositiva custodirà i beni di interesse culturale e scientifico appartenenti alla Collezione di Nazareno Strampelli.

Lo studio, la sala riunione appartenute a Strampelli, ampolle di semente migliorata, registri e strumenti tecnici, come il planimetro di compensazione, sono oggi in mostra al ministero e saranno arricchiti ad ottobre da altri oggetti ancora conservati presso l’Istituto Strampelli di Rieti, danneggiato dal terremoto e da anni in stato di abbandono. La cerimonia di inaugurazione è avvenuta alla presenza dei famigliari di Strampelli e delle istituzioni.

Tutto è stato reso possibile grazie al Protocollo di Intesa sottoscritto questa mattina da Masaf, Mic, Crea e Comune di Rieti e che si propone di tutelare la collezione del luminare italiano, garantirne la valorizzazione e accrescere la fruibilità e l’interesse culturale e scientifico.

I commenti

“Oggi la ricerca è fondamentale, è la vera sfida di questi tempi. Nazareno Strampelli riuscì a essere l’antesignano della rivoluzione verde, cioè la possibilità, a parità di consumo di suolo, di raddoppiare le produzioni. La sicurezza alimentare non si garantisce con il cibo, ma si garantisce con il cibo di qualità. Abbiamo il dovere di recuperare personalità importanti della nostra storia. L’Italia deve associata alla qualità, dobbiamo esserne consapevoli. Come Governo Meloni lavoriamo in grande sinergia tutti, con una visione di un’Italia più forte, più capace, orgogliosa di quello che ama e soprattutto consapevole di quello che può dare”, ha sottolineato il ministro Francesco Lollobrigida, intervenendo all’inaugurazione dell’area espositiva.

“Nella figura di Strampelli troviamo quella passione civile e quella capacità di applicazione che ha reso grande la nostra Nazione nel mondo. Con il premio Nobel Parisi abbiamo detto che dobbiamo valorizzare il nostro passato, ma dobbiamo anche testimoniare anche le vite più recenti di alcuni protagonisti della grandezza italiana. Ben venga il ricordo di Strampelli. La cultura scientifica è parte integrante di quella umanistica”, ha sottolineato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

“Con la firma del Protocollo di oggi – ha sottolineato Daniele Sinibaldi, sindaco del Comune di Rieti, sede dell’Istituto Strampelli – si avvia un importante percorso di rilancio e sviluppo del territorio reatino. L’attenzione del Governo in questo senso è massima, un segnale importante per le nostre comunità e per tutta la nostra Nazione. Restituiamo dignità a Strampelli e lavoriamo per creare un futuro per chi nasce in provincia e vuole rimanerci”.

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