Nella giornata di lunedì 16 luglio gli agricoltori marchigiani sono scesi in piazza nel capoluogo di regione, ad Ancona, per dire basta alla piaga dei cinghiali selvatici. La manifestazione è stata organizzata dalla Coldiretti Marche: gli agricoltori, in più di duemila, si sono dati appuntamento in via Michelangelo. Alcuni di loro sono arrivati nel centro della città marchigiana al seguito dei loro trattori. Da qui il corteo si è spostato per qualche centinaio di metri fino a palazzo Leopardi, sede della giunta regionale delle Marche.

Presenti anche una cinquantina di sindaci e i delegati locali della Coldiretti. Davanti alla sede delle istituzioni regionali sono poi rimasti tutta mattinata, con campanacci, fischietti, trombette, clacson e tanti slogan, dai toni accesi, a testimonianza di una problematica che sta falcidiando le campagne, con seri danni ai raccolti e alle finanze delle imprese agricole. Eccone alcuni: ‘Fauna selvatica fuori controllo’, ‘Togliete i cinghiali dalle campagne’, ‘Stop alla distruzione dei campi’, ‘Noi lavoriamo loro mangiano il nostro reddito’, ‘La misura è colma’, ‘Vogliamo strade sicure’.

“Si è ormai rotto l’equilibrio tra agricoltori e fauna selvatica. Oggi i cinghiali sono responsabili del 75% dei danni nei nostri campi”, ha esordit la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni. “Gli agricoltori seminano, coltivano e non possono raccogliere e questa situazione è ormai insostenibile. Il problema riguarda anche i tanti cittadini, ogni anno gli incidenti stradali aumentano dell’8%, le aree protette perché i cinghiali sono onnivori e distruggono gli eco-sistemi. La politica deve intervenire: chiediamo alla Regione una delibera immediata per un piano straordinario di contenimento perché la situazione non è sostenibile e le aziende agricole stanno chiudendo e perdendo posti di lavoro”.

Qualche passo è stato fatto: nel pomeriggio la giunta ha approvato la delibera con cui è stato dato il via libera ai lavori per il Piano Regionale Straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, in linea con le direttive emanata dal Ministero dell’Ambiente di concerto con il Masaf. “Si tratta di un provvedimento atteso da moltissimo tempo che finalmente pone il contenimento della fauna selvatica come priorità del governo regionale”. Queste le parole del governatore Acquaroli, quando si è rivolto ai manifestanti dopo averli incontrati nel pomeriggio.

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