Dopo le temperature anomale registrate tra luglio e agosto e la perdurante siccità che ha investito l’intera Italia, ancora una volta, è previsto il ritorno eventi climatici estremi, tra cui maltempo e diffusi temporali, con l’aggiunta di grandinate, tra i fenomeni più temuti dagli agricoltori a causa del loro elevato potere distruttivo (in una fase cruciale della crescita delle colture). Dunque, le tanto utili precipitazioni di media intensità (per le esigenze dell’agricoltura), e spalmate su un arco temporale sostenuto, non arriveranno: al loro posto, come rimarcato dalla Protezione Civile nei bollettini rilasciati, arriveranno rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.

Un maltempo talmente grave da portare la diramazione dell’allerta meteo in 11 regioni, dove sono concentrate le coltivazioni di frutta, dalle mele alle pere fino ai kiwi ed i vigneti. Una situazione che, come ha sottolineato anche la Coldiretti, rischia di far perdere un intero anno di lavoro proprio nel momento della raccolta, soprattutto in quelle coltivazioni su cui non sono ancora state applicate le reti antigrandine, una contromisura fondamentale per preservar l’integrità dei raccolti ma, purtroppo, non ancora diffusa capillarmente sul territorio italiano.

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Coldiretti, tra maltempo e siccità la conta dei danni è spaventosa

Una situazione che rischia di far salire il conto dei danni in una stagione in cui per effetto del clima anomalo che, tra siccità e maltempo, hanno già superato i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale. Infatti le precipitazioni per ridurre il deficit idrico devono essere continue e di bassa intensità mentre le manifestazioni violente si abbattono su terreni secchi che non riescono ad assorbire con l’acqua che cade e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti e facendo salire il conto dei danni.

“Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia – conclude la Coldiretti – dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.

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