Gli stravolgimenti climatici degli ultimi anni sono sotto gli occhi di tutti. Mai come in questo 2020 funesto, per più motivi, hanno dato origine a così tanti eventi estremi. Maltempo, nubifragi, tornado, grandinate, vento forte e bombe d’acqua. Questi eventi si sono susseguiti senza soluzione di continuità dall’inizio dell’anno, infischiandosene delle stagioni. Gli eventi climatici al limite sono stati così frequenti che l’ultima perturbazione, in corso proprio ora nel Centro e nel Nord Italia, ha portato il loro numero all’astronomica cifra di mille. Un aumento vertiginoso che rimarca una tendenza in atto già da diverso tempo. Cioè, quella della crescente tropicalizzazione delle zone temperate come, per esempio, la nostra Penisola.

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L’Italia flagellata dal maltempo e dal Covid-19. La conta dei danni

I dati forniti arrivano da Coldiretti, la più grande associazione di settore che monitora costantemente i dati legati all’agricoltura. Secondo questi dati, l’ultima ondata di maltempo che ha interessato sia nord che sud, ha devastato più o meno tutte le tipologie di coltura. Dagli agrumi agli ulivi, dalle vigne agli ortaggi, passando anche per le stalle. “Dal Piemonte alla Puglia, dal Lazio fino alla Sicilia, il maltempo ha colpito macchia di leopardo. L’ha fatto con manifestazioni violente che – sottolinea la Coldiretti – hanno provocato milioni di euro di danni nelle città e nelle campagne”. Danni che vanno ad aggiungersi, inevitabilmente, a quelli già provocati dallo tsunami Covid-19 e di cui, ovviamente, madre natura non tiene conto. Piove letteralmente sul bagnato.

Quando si parla di maltempo, l’evento più distruttivo per le campagne, avverte Coldiretti, è la grandine. E’ “in grado di azzerare in una manciata di minuti il lavoro di un intero anno, con chicchi diventati sempre più grandi.

Gli oltre mille eventi estremi che si sono verificati in questo 2020 – prosegue – sono il risultato dell’enorme energia termica accumulata nell’atmosfera” nell’ultimo anno. Per le città invece, come i recenti casi di Verona e Vicenza hanno ribadito, l’evento più temuto è la bomba d’acqua. E’ totalmente imprevedibile e in grado, in poco tempo, di stravolgere l’assetto urbano con esondazioni e crolli.

La causa degli eventi estremi è da ricercare nelle temperature record

Stando all’analisi effettuata da Coldiretti sui dati Isac Cnr, l’istituto nazionale che si occupa di climatologia, fino ad ora il 2020 ha visto aumentare la temperatura generale di oltre un grado (+1,05 gradi). Un incremento superiore alla media storica che pone perciò quest’anno al secondo posto in Italia tra i più bollenti dal 1800, periodo storico in cui iniziarono le prime registrazioni climatologiche con metodi moderni.

L’analisi Coldiretti mette in evidenza anche un altro dato, in netta controtendenza con quanto gli eventi estremi di cui si parla in apertura possano far presagire. Infatti durante i primi otto mesi del 2020, nonostante il moltiplicarsi di nubifragi e grandinate, si registra anche la caduta di circa il 25% di pioggia in meno. Meno precipitazioni dunque, ma più concentrate e distruttive con la conseguenza che, per assurdo, saranno anche i periodi di siccità a intensificarsi.

“Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti”.

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