Maltempo, il conto dei danni in Italia per il settore agricolo ammonta a 14 miliardi nel 2020
“Non piove più” canta Mara Sattei nel ritornello di “Altalene”, hit musicale di questo autunno atipico. Ma il maltempo in Italia non ne vuole proprio sapere di cessare e, ormai da più di una settimana, continua a piovere ininterrottamente in tutte le regioni, anche con abbondanti nevicate che hanno provocato forti disagi, sia alla viabilità […]
“Non piove più” canta Mara Sattei nel ritornello di “Altalene”, hit musicale di questo autunno atipico. Ma il maltempo in Italia non ne vuole proprio sapere di cessare e, ormai da più di una settimana, continua a piovere ininterrottamente in tutte le regioni, anche con abbondanti nevicate che hanno provocato forti disagi, sia alla viabilità stradale che agli agricoltori. Stando infatti ai dati forniti da Coldiretti sugli effetti dagli ultimi eventi estremi che si sono abbattuti senza sosta su tutta la Penisola, dalla Calabria al Piemonte, i danni dall’inizio del 2020 a causa dei nubifragi sarebbero miliardari. Una cifra a cui, purtroppo, vanno sommate anche tutte le difficoltà causate dalla crisi pandemica. Insomma non solo non ha smesso di piovere ma, anzi, si può dire che piove sul bagnato.
Maltempo, il 2020 non ha dato tregua al settore agricolo
L’ultima ondata di maltempo ha rappresentato, di fatto, l’ennesima calamità per aziende agricole finite sott’acqua, macchine e trattori nel fango, raccolti perduti in migliaia di ettari di coltivazioni allagate dal grano ai foraggi per gli animali, dai fiori agli ortaggi, dai vigneti ai frutteti con alberi abbattuti dal vento. E’ quanto emerge dal primo bilancio provvisorio effettuato dalla Coldiretti che chiede l’avvio delle procedure per verificare lo stato di calamità nelle zone piu’ colpite da maltempo lungo la Penisola sferzata dalla nuova allerta meteo
Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – agli effetti del mix micidiale con i cambiamenti climatici ed il moltiplicarsi di eventi estremi che si abbattono su un territorio reso più fragile dall’abbandono forzato e dalla cementificazione che nelle campagne ha provocato danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.
La legge sul consumo di suolo, uno strumento per la protezione del territorio
“Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo, ormai da anni ferma in Parlamento, che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività agricola dopo troppa disattenzione che negli ultimi 25 anni ha fatto sparire oltre ¼ della terra coltivata (-28%)”.
Solo per effetto dell’esondazione del Panaro – secondo la Coldiretti – sono 4.000 gli ettari di campagna modenese, per un totale di circa 200 aziende agricole, andati sott’acqua in uno dei territori più fertili della campagna modenese caratterizzata da coltivazioni a seminativi ma anche vigneti, frutteti e allevamenti di suini e bovini da latte.
Un’ondata di maltempo che non ha ancora smesso di flagellare la Penisola
Fortissimi disagi anche nel bellunese e in Versilia, con numerose colture allagate o totalmente andate perdute. In Campania i danni maggiori sono stati segnalati nell’agro sarnese nocerino dove ad essere colpiti sono state le coltivazioni in pieno campo di cipollotto dop, scarole, verze e ortaggi invernali, secondo il monitoraggio della Coldiretti. Trombe d’aria e nubifragi in tutta la Puglia – continua la Coldiretti – hanno colpito gli uliveti nel brindisino, soprattutto a Francavilla e Ceglie Messapica, strappando le olive pronte per la raccolta e trascinato via grano e foraggio appena seminati nel barese.
Le ultime bufere fanno salire il conto degli eventi estremi che hanno colpito l’Italia nel 2020 con una media, fino ad ora, di oltre quattro nubifragi al giorno tra nevicate anomale, grandinate, tornado, tempeste di fulmini e bombe d’acqua che hanno provocato danni nelle città e nelle campagne, secondo l’analisi della Coldiretti della banca dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).