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In una sala gremita del Palazzo Gotico di Piacenza, con 468 persone accreditate, si è tenuto, lo scorso 3 Luglio, il convegno ‘ARBOS, la realizzazione di un progetto globale’. Lovol Arbos Group, dopo aver inanellato negli ultimi dodici mesi una serie di operazioni volte al rafforzamento finanziario della Holding europea e all’acquisizione di Goldoni Spa, ora punta al piano di completamento della gamma di prodotto e allo sviluppo della rete di vendita.

Da Società di progettazione, a Holding industriale che arriverà a fatturare già nel 2016, fra gli 80 e 90 milioni di euro con un organico attivo in Italia di 360 dipendenti cui si aggiungono circa 100 unità in Cina. Con una superficie industriale di 285.000 metri quadrati in Italia, LOVOL ARBOS Group S.p.A. è il presidio europeo di LOVOL Heavy Industry Ltd. Weifang, leader in Cina con oltre il 30 per cento di quota di mercato. Lovol Arbos in questo modo pone le basi per la propria crescita anche nel mercato occidentale con l’offerta di una gamma completa di macchine di buon livello tecnologico.

Così, in sintesi, si possono riassumere la storia recente e gli obiettivi di Lovol Arbos Group S.p.A. Si parte dalla riscoperta del marchio ARBOS che ha origini lontane e che nasce dall’acronimo di due piacentini, Araldi e Boselli. Una storia che, grazie all’intervento di Lovol Heavy Industry Ltd., nell’ultimo anno è ricominciata in grande stile, con una serie di importanti investimenti e di obiettivi centrati. A segnare l’inizio di questa recente storia, il convegno ‘Arbos-Bubba: la rinascita di un marchio tra la via Emilia e la Via della Seta’, tenutosi, sempre nel Palazzo Gotico di Piacenza, il 27 giugno 2015. In quell’occasione Andrea Bedosti, Consigliere Delegato di Lovol Arbos Group S.p.A., aveva annunciato il piano strategico industriale completato da una serie di obiettivi di medio periodo. Obiettivi che, puntualmente, sono stati centrati, da qui lo slogan dell’evento: Detto, Fatto. Il cammino di Arbos è appena agli inizi perché, come ha spiegato Andrea Bedosti, il prossimo passo sarà quello di affermare Arbos come marchio globale e dotato di una gamma di prodotto completa. I presupposti per la realizzazione di questo obiettivo ci sono tutti. La strategia Per completare la gamma di prodotto, Lovol Arbos continuerà ancora una volta a beneficiare dal supporto della Casa Madre Cinese.

“Lovol Arbos Group si è affacciato sul mercato europeo con grande rispetto per il Territorio – ha puntualizzato Bedosti – L’intento principale è di creare un ponte culturale tra Mondo cinese e Mondo italiano. A supporto del programma industriale di Arbos, infatti, numerose missioni di cooperazione e visite di alte personalità politiche cinesi sono state organizzate negli ultimi 18 mesi, in modo da promuovere le tecniche agronomiche e il sistema integrato dell’agricoltura italiana e dell’industria agrifood sulla grande piazza cinese. Solo così potremo promuovere un progetto agronomico, culturale e industriale di sviluppo e di trasferimento delle conoscenze con mutui benefici per le parti in gioco”.

Sono numerosi i progetti a oggi completati e sono ancora più numerosi i progetti che il Gruppo porterà a termine nel breve periodo. Dallo sviluppo del prodotto, al lancio internazionale alla scorsa Agritechnica, dagli investimenti e innovazioni apportate al modernissimo stabilimento Matermacc alla prima finale del Tractor of the Year; senz’altro da annoverare, tra gli obiettivi realizzati, la ricapitalizzazione di Goldoni S.p.A.. Con un impegno finanziario iniziale di oltre 45 milioni di Euro, Lovol Arbos Group ha permesso a un’altra Azienda storica italiana di riprendere vita con un piano industriale e di sviluppo prodotto volto a rinnovarla completamente. A breve, la gamma degli specialistici da Frutteto e Vigneto sarà completata con due nuovi modelli con potenza fino a 110 cavalli, così come verrà completamente rinnovata la gamma di trattori isodiametrici. Nuove specifiche andranno ad elevare il livello tecnologico della gamma trattori specializzati come: la cabina di Classe 4, un impianto idraulico avanzato e il sollevatore elettronico. Per quanto riguarda lo sviluppo della gamma di trattori Arbos, va detto che la serie 5000 è già in produzione in Cina per i clienti cinesi – significative le immagini rese pubbliche del moderno stabilimento di Weifang – e che sarà disponibile alla vendita sul mercato europeo entro la fine del 2016, tutta rigorosamente MADE IN ITALY negli stabilimenti di Migliarina di Carpi.

Le serie 6000 e 7000, sono in fase avanzata di prototipazione, e saranno sul mercato alla fine del 2017. Svelato inoltre il piano di sviluppo di 2 nuove piattaforme, serie 3000 e 4000, nel segmento sotto i 100 cavalli pronte nel 2018. “Alla fine del 2018 – ha dichiarato Gianni del Gobbo, responsabile progettazione trattori Arbos – potremo offrire alla rete di vendita un portafoglio prodotti completo”. Star dell’evento, nonchè molto attesa dalla comunità piacentina, la mietitrebbia C5200 è stata presentata per l’occasione dall’Ing. Vincenzo Perazzoli che, protagonista già dello sviluppo delle storiche mietitrebbie ARBOS, lavora al progetto Macchine da Raccolta: “Il prototipo presentato è il primo passo per un progetto di rinnovamento di una macchina che ancora oggi è in linea o superiore alle macchine della concorrenza come performance e mantiene dei punti di forza unici come la versatilità di trebbiatura e la pulizia del prodotto raccolto”.

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