La Regione Lombardia è finalmente riuscita a trovare un accordo con gli operatori idroelettrici che operano sul territorio regionale per far fronte, tramite ulteriori rilasci d’acqua mirati, alla gravissima siccità che ha colpito gli agricoltori locali e tutto il Nord Italia. Una piaga che non accenna ad affievolirsi, anche a causa del nuovo picco di temperature atteso per questa terza settimana di luglio, con punte in alcune zone intorno ai 40 gradi. Ne ha dato notizia Massimo Sertori, assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, a seguito del Tavolo emergenziale istituito con le parti.

In sostanza, nella Regione Lombardia a partire dall’11 luglio e fino alla fine del mese, gli operatori si sono impegnati a mettere a regime (e quindi far passare tra le turbine idroelettriche) 5,6 milioni di metri cubi al giorno, aumentando di fatto i rilasci di 1,6 milioni rispetto a quanto convenuto fino a oggi sul bacino dell’Adda. Anche altri tre fiumi importanti della regione – Oglio, Serio e Brembo – saranno interessati da provvedimenti simili in questi e nei prossimi giorni. Nello specifico, i rilasci di acqua per i fiumi Oglio e Serio sono stati prolungati fino a fine mese, mentre quelli del fiume Brembo di ulteriori dieci giorni.

Lombardia, ok al rilascio d’acqua dagli operatori. Il commento dell’assessore

Il quantitativo illustrato precedentemente “è il massimo della capacità che le macchine hanno per turbinare e produrre energia”, ha commentato Sertori. “La riunione è stata l’occasione per aggiornare i dati relativamente all’acqua presente negli invasi. Infatti i metri cubi a disposizione nelle dighe alpine sul bacino dell’Adda non sono 190 milioni (dato comprensivo dei bacini svizzeri) ma sono poco più di 120. Una parte dei quali non utilizzabile. E oltre a una scorta necessaria da mantenere negli invasi che consente il mantenimento in equilibrio della gestione elettrica regionale e nazionale”.

“Abbiamo trovato questa intesa – sottolinea – soprattutto per far fonte ai prossimi giorni. Quelli che saranno i più delicati sia per gli agricoltori che per l’altezza dei laghi. La situazione permane di forte criticità, ma stiamo facendo tutto il possibile per gestire al meglio la poca risorsa idrica disponibile. Riuscire a contemperare interessi legittimi ma, in caso di scarsità d’acqua, spesso contrapposti non è facile. Mentre l’esigenza dell’agricoltura è quella di avere a disposizione molta acqua durante le stagioni irrigue, per i fruitori del lago, tra questi i turisti, la navigabilità e gli abitanti, non scendere sotto una certa quota del lago è un aspetto fondamentale”.

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