Latte, in Lombardia meno costi e più produzione
Beduschi: "settore traina il Made in Italy". Il punto alla 79esima edizione di Assolatte
Mentre calano i costi dei mezzi di produzione che gli allevatori devono sostenere, contemporaneamente aumentano, seppur di poco, i valori della produzione. Sono dati che fanno ben sperare quelli rilasciati dall’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Lombardia Alessandro Beduschi, durante la 79esima edizione di Assolatte, una delle più importanti sigle italiane dedicate al settore lattiero-caseario.
“La qualità paga”, ha esordito Beduschi. “Lo dimostrano i numeri sia dell’export che i risultati sui mercati esteri delle grandi Dop, a partire dal Grana Padano“. A dimostrarlo il fatto che circa la metà del latte prodotto in Lombardia è utilizzata per la produzione di formaggi DOP, che si confermano come importante “strumento di valorizzazione della materia prima latte. Il prodotto lavorato a DOP in Lombardia è salito, infatti, quasi del 2% su base annua nell’ultimo decennio, raggiungendo 2,64 milioni di tonnellate”.
Nel primo semestre di quest’anno il settore ha registrato un momento di stabilizzazione. “Il lattiero-caseario ha fatto registrare, seppur di poco, una variazione positiva (+0,13%). Questo grazie al calo dei costi dei mezzi di produzione e alle quantità prodotte, che in Lombardia continuano a crescere a differenza di quanto avviene in Italia. Oltre metà del latte prodotto in Italia è lombardo”, ha proseguito Beduschi.
La sostenibilità è uno dei driver di mercato, in costante crescita, (packaging con forte riduzione di plastica, impegno sull’impronta lungo la filiera). A livello di mercato e del consumo si conferma un’attenzione marcata alla qualità e ai prodotti di alta gamma e innovativi (prodotti proteici, senza lattosio).
Prioritaria, secondo l’assessore lombardo, la necessità di “mettere a terra in modo efficace i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dedicati alla innovazione nel settore della meccanizzazione innovativa, rendere ancora più efficaci i bandi regionali sugli investimenti nel settore in chiave di innovazione e sostenibilità ambientale, favorire l’introduzione di alcune nuove tecnologie negli allevamenti piccolo e medi, sostenendo il ricambio generazionale”.