Frutto di un lungo percorso di digitalizzazione, affinato nel corso degli ultimi anni e via via sempre più stratificato, l’app Landini Farm è pronta a sbarcare sui dispositivi degli agricoltori. L’obiettivo? Migliorare la gestione dell’azienda agricola per amministrare modelli agronomici, mappe di prescrizione, oltre all’integrazione di sensoristica in campo, alla definizione di protocolli di tracciabilità e sostenibilità. Un compito mica da ridere quello che si sono prefissati a Fabbrico.

Attraverso la piattaforma si possono gestire le principali funzioni ed attività aziendali, procedendo dalla mappatura dei terrenti tramite registrazione degli stessi, per concentrarsi poi sul magazzino (rilevazione livelli ottimali di fertilizzante da utilizzare e controllo scorte) e sull’individuazione delle migliori colture in base alle caratteristiche del terreno, fino alla gestione dei macchinari, dei trattori e delle risorse umane, con il salvataggio e l’esportazione dei files e dei report generati durante le lavorazioni.

Inoltre, grazie alla sensoristica applicata in campo, si può rilevare il grado di umidità del terreno e di bagnatura fogliare e, incrociati con i dati meteorologici, ottenere le migliori tempistiche per l’irrigazione, Inoltre, in ambito di cura del terreno e delle piantagioni, si possono controllare le eventuali malattie delle colture e la presenza o meno di insetti infestanti per l’utilizzo di specifici prodotti.

Tra le funzioni disponibili anche l’agenda delle manutenzioni programmate e la diagnosi di eventuali problemi, riducendo i fermi macchina e monitorando gli interventi per garantire l’efficienza del trattore lungo il suo ciclo di vita. Tutto gestibile tramite computer, tablet o semplicemente da smartphone, con tantissime informazioni custodite nella piattaforma che consente al responsabile dell’azienda di avere una visione integrata e aggiornata, di compilare il registro delle attività e di certificare la tracciabilità del prodotto per un’agricoltura sempre più sostenibile.

Questo percorso, ormai diventato imprescindibile sia per piccole sia per grandi aziende che puntano alla qualità del prodotto, è in linea con una visione innovativa che mira a creare una filiera integrata e sostenibile, dal produttore al consumatore. Numerose dunque le funzionalità presenti all’interno dello strumento digitali: Telediagnosi e Telematica, Farm Management Information System, sistemi di guida assistita satellitare e un sistema di raccolta e condivisione dati aperto a più piattaforme (Agrirouter).

Landini Farm, il commento

“Non stiamo parlando di progetti o di teorie tutto questo è già realtà, presente sui nostri trattori emissionati Stage V e tra poco disponibili sul mercato: gli agricoltori avranno la possibilità di digitalizzare completamente la propria azienda avendo a disposizione la gestione finanziaria, operativa ed agronomica”, ha commentato Antonio Salvaterra, Direttore Marketing di Argo Tractors. “E’ una tecnologia che rappresenta uno strumento indispensabile per migliorare la qualità della vita dei titolari delle aziende agricole ed agromeccaniche e che pone una maggior attenzione all’ambiente ed all’utilizzo delle risorse”.

“L’approccio è quello dell’agricoltura di precisione che, oggi, beneficia di innovativi strumenti tecnologici al servizio dell’agricoltore per una maggiore efficienza e produttività – prosegue Salvaterra -, per far fronte alla crescita della popolazione e alla riduzione della superficie coltivabile, tenendo in considerazione i mutamenti climatici e le biodiversità. Estremamente importante è l’aspetto della sostenibilità: è infatti possibile, ad esempio, gestire e dosare, tramite i rilevamenti e le analisi dei terreni, l’uso di concimi o l’irrigazione delle colture, con una conseguente riduzione dei costi e delle risorse, che si traducono in un minor impatto sull’impronta carbonica e sull’impronta idrica, mantenendo comunque elevati i livelli di produzione”.

In primo piano

Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

Articoli correlati