Landini 130 ore Endurance
130 ore e 992 chilometri percorsi per effettuare 171 giri di pista. Si è concluso con successo sabato 11 ottobre il progetto ‘Landini 130 ore Endurance’. Un evento celebrativo a sfondo sociale, volto da un lato a festeggiare i 130 anni di vita di uno dei marchi più longevi, nobili e gloriosi della meccanizzazione agricola […]
130 ore e 992 chilometri percorsi per effettuare 171 giri di pista. Si è concluso con successo sabato 11 ottobre il progetto ‘Landini 130 ore Endurance’. Un evento celebrativo a sfondo sociale, volto da un lato a festeggiare i 130 anni di vita di uno dei marchi più longevi, nobili e gloriosi della meccanizzazione agricola e dall’altro alla raccolta di un fondo da destinare agli istituti scolastici di Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia, colpiti dal terremoto del maggio 2012.
Protagonista dell’impresa un Landini 7-215 da 212 cavalli alla cui guida si sono alternati giorno e notte 75 driver tra cui collaudatori e tecnici Argo Tractors, rappresentanti degli sponsor e giornalisti provenienti da tutta Europa. Luogo della sfida un tracciato off road di circa 10 chilometri sapientemente disegnato all’interno della suggestiva tenuta ‘Il Ciocco’, situata sui colli toscani in provincia di Lucca, location abitualmente sfruttata da numerose case automobilistiche e motociclistiche per testare i nuovi modelli da fuoristrada e per l’esercitazione dei piloti impegnati nei campionati rally.
Un percorso tutt’altro che semplice, reso ancor più duro e impervio dalla pioggia battente che a più riprese ha contributo a regalare momenti da cardiopalma sulle ripidissime salite e discese che caratterizzavano il circuito. Non va infatti dimenticato che per la riuscita del ‘record’ la macchina doveva restare in moto per tutta la durata dell’evento e che quindi un accidentale spegnimento del motore ne avrebbe compromesso l’esito.
Una bella responsabilità dunque, soprattutto per i giornalisti, alcuni dei quali decisamente poco avvezzi alla guida di un mezzo da 8 tonnellate in condizioni limite. In tal senso assai utili erano il brief tecnico sul trattore a cui era sottoposto ogni driver prima del proprio turno e la presenza in cabina di un collaudatore a fare da copilota, indicando costantemente la velocità più indicata e il miglior rapporto per affrontare i punti più impegnativi. Ma alla fine tutto è bene ciò che finisce bene e ogni ‘pilota’ coinvolto ha contribuito in maniera egregia alla riuscita del progetto.
Otto gli sponsor che hanno aderito all’iniziativa con i marchi Fpt Industrial, Zf e Michelin in qualità di primo equipaggiamento sulla serie 7 per quanto riguarda motori, trasmissioni e pneumatici. Presenti anche Bosch Rexroth, fornitore della componentistica meccatronica e idraulica, oltre a Grammer e Denso, rispettivamente per i sedili di guida e il sistema di climatizzazione e raffreddamento. Adam Pumps ha invece fornito gli impianti necessari per rifornire ‘ in corsa’ il trattore, mentre alle cantine Marchesi De’ Frescobaldi è spettato il compito di premiare ogni driver con un’ottima bottiglia di Nipozzano Riserva, ovviamente a fine prova. 8 mila gli euro raccolti (circa un euro per ogni chilometro percorso devoluto da ciascun sponsor) e consegnati al Comune di Fabbrico.