Kverneland Ecomat per l’aratura superficiale
Kverneland è un costruttore che da sempre sviluppa tecniche e tecnologie innovative. Parlare di aratura potrebbe quindi sembrare anacronistico. Questo soprattutto alla luce delle nuove tecniche agronomiche che prevedono leggere lavorazioni superficiali. Ciò non toglie, però, che questa lavorazione, forse la più antica a memoria d’uomo, sia ancora necessaria in molti contesti. Ed è proprio […]
Kverneland è un costruttore che da sempre sviluppa tecniche e tecnologie innovative. Parlare di aratura potrebbe quindi sembrare anacronistico. Questo soprattutto alla luce delle nuove tecniche agronomiche che prevedono leggere lavorazioni superficiali. Ciò non toglie, però, che questa lavorazione, forse la più antica a memoria d’uomo, sia ancora necessaria in molti contesti. Ed è proprio per questo che Kverneland ha sviluppato la linea di aratri Ecomat. Sempre con gli obiettivi di aumentare la resa del terreno, abbassare i consumi per ettaro e puntare su un ciclo operativo efficiente. Stiamo infatti parlando di aratura da sei a diciotto centimetri di profondità con un’elevata capacità di interramento dei residui superficiali.
Kverneland migliora il rapporto fra scarto e suolo
Uno degli obiettivi fondamentali degli aratri Ecomat è il miglioramento del rapporto fra scarto e suolo. Garantendo che i semi entrino in contatto con il suolo e limitando anche l’azione di attacchi fungini sulla coltura successiva. L’aratura poco profonda richiede inoltre un trattore leggero. Si parla quindi di un minore consumo di carburante e una minore compattazione del suolo. Questo comporta a sua volta una struttura del suolo meno disturbata e un migliore drenaggio dell’acqua. Con il risultato di una crescita più veloce della nuova coltura. Ogni componente è sviluppato per raggiungere questi obiettivi.
Sinergia di componenti e tecnologie
Kverneland ha sviluppato componenti e tecnologie specifiche per i suoi aratri Ecomat. I corpi sono infatti più corti e più bassi rispetto agli aratri convenzionali del costruttore. La forma cilindrica muove il terreno velocemente a 180º. La paglia e gli altri residui sono quindi ben mescolati, collocati sul fondo del solco e lasciano la superficie libera da residui. L’Ecomat è disponibile da 5 a 8 corpi per una larghezza di lavoro fino a 4 m. Il suo design e la tecnologia di trattamento termico dell’acciaio Kverneland garantiscono basse capacità di sollevamento e basse forze di trazione. Per le stoppie si possono raggiungere infatti produzioni di 3-4 Ha/ora a 12 km/h. L’Ecomat è dotato del Variomat che permette di modificare la larghezza di aratura dalla cabina del trattore.