Kuhn, record mondiale di andanatura: 188,9 ettari in 8 ore

Lo scorso 26 agosto a Braedstrup in Danimarca, Kuhn ha conseguito il record mondiale di andanatura col giroandanatore a quattro rotori GA 15131, allestito nella configurazione di serie e abbinato a un trattore John Deere 6250R. I rappresentati dell’istituto DLG presenti alla prova hanno confermato: “Sono stati andanati 188,9 ettari in 8 ore, il che rappresenta una media di 23,6 ettari all’ora“.

Kuhn GA 15131, i punti di forza del protagonista del record

Sinonimo di elevata produttività, flessibilità e qualità impeccabile del lavoro, l’andanatore Kuhn GA 15131, con una larghezza di lavoro da 9,50 a 14,70 metri, rappresenta il punto di partenza per una raccolta del prodotto dalle grandi performance. L’esclusiva trasmissione 100 per cento idraulica consente un perfetto adattamento della velocità dei rotori al tipo di foraggio e al volume da movimentare, limitando le esigenze di manutenzione.

Le andane risultano di altissima qualità grazie alla presenza della funzione Boost che aumenta la velocità dei rotori anteriori del 20 per cento rispetto a quelli posteriori in modo da formare un’andana regolare e ariosa. La possibilità di sollevare individualmente ciascun rotore ha permesso di raggiungere queste prestazioni, evitando gli ostacoli, anche in appezzamenti dalle forme più diverse. Inoltre, molto apprezzato sia il monitor CCI 1200 ISOBUS, che consente di ottimizzare la regolazione della macchina senza alcuna perdita di tempo, sia la semplicità di utilizzo del joystick dedicato WTK.

Record mondiale di andanatura legittimato dai tecnici DLG

Per stabilire questo record, è stata scelta una tipica azienda agricola nella regione collinare dello Jutland centrale, in Danimarca. I tecnici DLG hanno effettuato diverse misurazioni sul posto. Il tempo e la superficie sono stati determinati con precisione e la qualità del lavoro è stata misurata con vari campioni raccolti. Il profilo dell’andana, le perdite e le caratteristiche del foraggio sono state quantificate e definite in un rapporto scientifico che sarà pubblicato a breve dall’istituto DLG.