John Deere Nigeria

Sarà vero? Il governo federale della Nigeria ha dichiarato l’intenzione di acquistare diecimila trattori come parte di un più ampio progetto di promozione della meccanizzazione agricola che coinvolge anche mietitrebbie e macchine per la raccolta della canna da zucchero. L’accordo sarebbe stato sottoscritto direttamente dal Ministero per l’Agricoltura con John Deere e avrebbe una durata complessiva di cinque anni.

Non è ben chiaro come l’offerta a listino di John Deere si possa conciliare con la capacità di spesa (e con la domanda attuale) delle piccole imprese agricole nigeriane, per le quali ad oggi i modelli di riferimento sono micro-trattori anche da soli 15 cavalli e 4 mila dollari di prezzo. Né quali garanzie sul medio e lungo periodo possa garantire al costruttore l’acquirente nigeriano (pagamenti cash sono ovviamente impensabili e tassi a doppia cifra insostenibili).

John Deere e Nigeria, shopping sostenibile?

La Nigeria è un vero e proprio continente, con una popolazione che potrebbe superare i 300 milioni di persone entro la fine del 2030, ma è anche una delle realtà potenzialmente più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici. Un recente rapporto ha stimato che il ‘climate change’ alle condizioni attuali potrebbe tagliare la produttività dell’agricoltura nigeriana tra il 10 e il 25 per cento da qui al 2080, con una maggiore compromissione proprio per le aziende di minori dimensioni. Investire in meccanizzazione appare quindi come una questione di sopravvivenza.

Curiosità: la bandiera nigeriana è composta da tre bande verticali di uguali dimensioni: le due verdi laterali vogliono proprio rappresentare la ricchezza (potenziale) dei terreni agricoli nel Paese. Basterà la promessa di trattori e macchine da raccolta John Deere per non ammainare quella bandiera?

John Deere Nigeria

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