John Deere e Hitachi vanno verso la fine del loro storico accordo per la commercializzazione degli escavatori idraulici. I due brand, nel corso del 2021, avevano annunciato la fine del rapporto che li legava commercialmente proprio nella data del 28 febbraio 2022. Ebbene, quel termine è ormai alle porte. Dopo quella data i due grandi costruttori avranno la piena libertà di commercializzare autonomamente i propri prodotti in tutto il mondo. Libertà che permetterà a entrambi di organizzare e gestire in modo autonomo la propria rete e di mettere piede, finalmente, in mercati prima preclusi.

Da un lato il costruttore giapponese avrà la possibilità di accedere in modo diretto a mercati molto interessanti. Come quello, ad esempio, del nord America. Dall’altro John Deere ha fornito chiari segnali di una diversa impostazione della propria gamma. Impostazione alla base di una evidente intenzione di rendersi autonoma rispetto agli accordi con altri importanti costruttori.

John Deere e il movimento terra, cosa succederà?

I segnali di una “voglia di autonomia” da parte del Cervo anche nel settore costruction erano chiari ormai da qualche anno. L’indipendenza rispetto a Liebherr per quanto riguarda le pale cingolate e i dozer era stato il primo segnale. Costruttore con cui, comunque, John Deere continua ad avere collaborazioni importanti. Sia a livello di motori, sia a livello di alcuni piccoli modelli di pale gommate e dozer. La fine della collaborazione durata anni con Bell, colosso sudafricano dei dumper articolati, è stato un altro segnale.

Oggi la gamma di dumper articolati John Deere è infatti completamente self-made e permette di coprire le esigenze di un mercato frizzante e in crescita. Pale gommate, grader, terne, skid e track loader erano già ampiamente nelle corde del costruttore USA. Tanto da essere il benchmark per molti competitor con modelli che hanno introdotto importanti innovazioni. Ma il prodotto principe del mercato rimane sempre l’escavatore idraulico. Declinato in piccole e grandi dimensioni. E dove John Deere si è completamente affidata a Hitachi.

Gli escavatori, nodo cruciale del mercato

Gli escavatori rimangono quindi il vero nodo. A cui John Deere ha iniziato a dare una propria personale interpretazione con una gamma ex novo che arriva a 40 tonnellate di peso operativo. Costruiti in Cina per i mercati orientali, russo, asiatico e australiano, li abbiamo visti per la prima volta nell’ultimo Bauma. Macchine che hanno ripreso, con un’intelligente operazione di design, l’apprezzato “volto passato” di alcuni marchi. Ovviamente aggiornandolo.

Ciò non toglie che la transizione sia semplice. Anzi. Rimangono aperti degli evidenti vuoti di gamma sia in alto, sia in basso. Infatti l’accordo che John Deere ha stipulato con Wacker Neuson per le macchine compatte riguarda mercati come quello russo e cinese. Non trapela nulla per quanto riguarda l’Europa e, in generale, Stati Uniti e Canada. La situazione è sicuramente in rapido divenire. E sono sicuro che ne vedremo delle belle!

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