John Deere. Con la serie 8000 cambia tutto
Le nuove trince della serie 8000 hanno davvero poco in comune coi modelli che vanno a sostituire, a partire dall’aspetto, ma anche, e soprattutto dalla sostanza. Sotto il cofano il Powertech Pss da 13,5 litri (9 litri per la più piccola) delle nuove trincia è montato longitudinalmente all’asse della macchina, lasciando un ampio spazio per […]
Le nuove trince della serie 8000 hanno davvero poco in comune coi modelli che vanno a sostituire, a partire dall’aspetto, ma anche, e soprattutto dalla sostanza. Sotto il cofano il Powertech Pss da 13,5 litri (9 litri per la più piccola) delle nuove trincia è montato longitudinalmente all’asse della macchina, lasciando un ampio spazio per accedere comodamente al nuovo rompigranella, che può essere disinserito in pochi minuti e addirittura rapidamente estratto con l’ausilio di un argano presente di serie sulla macchina.
Coi nuovi motori, non solo aumentano potenza e coppia, ma migliorano anche le relative curve, che rimangono alte su un numero maggiore di giri. Dotato di tecnologia Scr per centrare i parametri dello Stage IV sulle emissioni, è tarato alle potenze di 431, 540, 585 e 625 cavalli sui 4 modelli 8200, 8400, 8500 e 8600 che saranno commercializzati in Italia in sostituzione delle 7280, 7380, 7480 e 7580. Un quinto modello, l’8100 da 380 cavalli sarà introdotto solo su alcuni mercati esteri, mentre per potenze maggiori, sarà ancora disponibile il modello 7980 da 812 cavalli motorizzata Cummins.
A livello meccanico le modifiche cominciano subito a livello dell’alimentazione, con dei nuovi rulli con trasmissione in alluminio e lubrificazione pressurizzata. È stata poi cambiata la disposizione del rompigranella e del rullo di taglio, che sono stati spostati in avanti e in alto per avere un flusso di prodotto più lineare. Se il rotore di taglio è rimasto uguale, i coltelli, sia quelli per l’erba (diritti) sia quelli per il mais (curvi), hanno uno spessore e una lunghezza di rivestimento maggiore rispetto a quelli delle 7000 per garantire megiore durata e resistenza all’usura. Inoltre, possono essere facilmente ispezionabili grazie alla possibilità di aprire a V con un angolo di 35 gradi la testata, semplicemente azionando un cricchetto. Da notare poi che, anche con le ruote anteriori di dimensioni maggiori (adesso sono disponibili le 900/60 R42, peraltro rimanendo entro i 3,5 metri di ingombro stradale) l’operatore ha sufficiente spazio per inserirsi agevolmente fino a raggiungere il rullo.
Il rompigranella, che come già detto è comodamente raggiungibile dal vano dove è anche possibili accedere al sistema inoculante, all’accelleratore di prodotto, al tubo di lancio e all’impianto di raffreddamento, è dotato di rulli di maggior diametro adatti a carichi di lavoro elevati. In generale, tutta la manutenzione è ora più semplice, e i tempi totali necessari per convertire la macchina da erba a mais sono diminuiti del 65 per cento.
La cabina poi ha subito grandissimi miglioramenti. Non solo è più spaziosa ed esteticamente più bella, ma anche più funzionale, posizionata più in alto e con una visibilità eccezionale su tutti e quattro i lati. La strumentazione è tutta concentrata nella consolle di destra dove è presente anche il display del computer di bordo, mentre dalla leva multifunzione integrata nel bracciolo si possono eseguire tutti i principali comandi operativi. Al capitolo testate, oltre alle 300 Plus e 400 per mais, sarà disponibile un nuovo pick up per erba con velocità coclee indipendente dalla velocità dei denti del raccoglitore e modalità automatica per sincronizzare la velocità della coclea con quella dei rulli di alimentazione.