JCB svela il primo serbatoio per il rifornimento di macchinari alimentati a idrogeno
Anche se pensato per il settore edilizio, il nuovo sistema potrà essere applicato anche in campo agricolo. E intanto i mezzi a idrogeno del produttore inglese si fanno sempre più numerosi
JCB. I tenui vagiti emessi dalle prime soluzioni a idrogeno per l’agricoltura non si sentivano da un po’, soprattutto se paragonati al rumore generato da altre motorizzazioni alternative, come quelle a metano o elettriche. Se si escludono infatti il nuovo motore di Deutz e quello FPT a combustione di idrogeno XC13 svelato all’IAA di Hannover (per ora applicato solo sul gatto delle nevi LEITWOLF h2MOTION), di idrogeno l’ultima volta ne avevamo parlato nel 2020, in riferimento alla tecnologia H2 Dual Power applicata a New Holland T5.140 Auto Command applicata sui trattori di un contoterzista olandese.
JCB, gli investimenti sull’idrogeno sono poderosi
Una presenza sparuta, almeno fino ad oggi. Sì, perché JCB è tornata a puntare i riflettori sulle sue soluzioni dedicate a questa tecnologia: il produttore inglese ha infatti svelato il primo serbatoio mobile al mondo per il rifornimento di macchine a idrogeno. Utilizzabile direttamente sul campo o, nel caso delle strategie di JCB, anche in cantiere, il nuovo serbatoio andrà ad affiancarsi ai macchinari che il produttore sta sviluppando in questo segmento, tra cui una terna (la prima ad essere annunciata) e un sollevatore telescopico. Nonostante siano stati pensati per l’utilizzo edile, i macchinari in questione con pochi accorgimenti potrebbero essere adattati nel breve periodo anche per l’utilizzo in ambito agricolo.
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JCB sta investendo 100 milioni di sterline in un progetto per la produzione di motori a idrogeno super efficienti e ha già presentato prototipi funzionanti di una terna e di un sollevatore telescopico alimentati a idrogeno. Oggi, con il sistema di rifornimento mobile per idrogeno, gli operatori in modo semplice e veloce potranno effettuare il rifornimento dei loro macchinari direttamente in loco. Circa il 97% delle macchine edili viene rifornito di carburante direttamente durante il lavoro in cantiere. Ciò significa che gli operatori sono già abituati al carburante “trasportabile”, che consente il rifornimento in pochi minuti.
Il commento
“Da quando siamo diventati la prima azienda di macchine movimento terra a presentare modelli alimentati a idrogeno, molti ci hanno chiesto come poterle rifornire di carburante. Ebbene, oggi abbiamo una risposta con il nostro nuovo sistema mobile di rifornimento di idrogeno, che consente di prelevare l’idrogeno dai semirimorchi in loco e di distribuirlo alle macchine dal nostro sistema mentre lavorano sul posto di lavoro”, ha esordito il Presidente di JCB Lord Bamford.
“Questo modo di operare non è diverso da quanto in uso oggi ad esempio con il diesel trasportato in cantiere per i rifornimenti di carburante allle macchine. I combustibili fossili non sono il futuro; l’idrogeno è la soluzione pratica per alimentare le nostre macchine nei decenni a venire. I nostri ingegneri britannici stanno facendo un lavoro fantastico nello sviluppo di questa tecnologia e già vediamo nel futuro molti altri sviluppi interessanti”.
Questa tecnologia è stata mostrata alla COP26 di Glasgow, dove i leader mondiali hanno discusso le misure per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra. JCB produce motori dal 2004 negli stabilimenti nel Derbyshire e a Delhi, in India. L’anno scorso JCB ha celebrato un’importante pietra miliare con la produzione del suo 750.000esimo motore.