JCB celebra i venticinque anni della famiglia Fastrac
L’idea di mettere in produzione un trattore non convenzionale venne al Presidente di JCB, Anthony Bamford, durante una vacanza all’estero nel 1984. Lord Bamford intuì l’opportunità di sviluppare un trattore che unisse un’elevata velocità su strada alla possibilità di lavorare efficacemente nei campi, anche nelle arature dei terreni più pesanti. La sua sensazionale idea si […]
L’idea di mettere in produzione un trattore non convenzionale venne al Presidente di JCB, Anthony Bamford, durante una vacanza all’estero nel 1984. Lord Bamford intuì l’opportunità di sviluppare un trattore che unisse un’elevata velocità su strada alla possibilità di lavorare efficacemente nei campi, anche nelle arature dei terreni più pesanti. La sua sensazionale idea si trasformò in realtà alcuni anni dopo, quando venne lanciato il primo trattore al mondo dotato di sospensioni totali.
Rispetto al primo prototipo realizzato nel 1987 in assoluta riservatezza, il design del Fastrac si è sviluppato enormemente nei locali dello stabilimento JCB Transmission di Wrexham, nel nord del Galles. Il trattore JCB ha unito tecnologie già affermate con componenti assemblati in maniera innovativa, così da garantire un comfort di guida fuori dal comune per un prodotto di questo genere (grazie alle sospensioni incorporate in entrambi i semiasse), oltre ad infrangere fin dai primi test il mito che le sospensioni non fossero compatibili con le esigenze dettate dal lavoro nei campi.
Il design è stato quindi sviluppato e i prototipi sono stati affidati ad alcuni agricoltori selezionati per un ultimo feedback ed una rifinitura finale, prima che nel Royal Smithfield Show del 1990 venissero presentati ai media i risultati del progetto P120 per poi iniziare la produzione nella Primavera successiva.
La Baronessa Trumpington, all’epoca Ministro dell’Agricoltura, nel 1991 varò il primo Fastrac uscito dalla catena di montaggio con una bottiglia di champagne, proprio come si fa abitualmente con le navi. Con lei c’era lo staff della fabbrica e gli uomini che avevano ispirato quell’eccellente design: Sir Anthony Bamford (poi diventato Lord), il capo ingegnere David Brown (nell’ultima parte della sua vita), l’ingegnere delle sospensioni Ray Clay ed infine Mike Butler, amministratore delegato di JCB Landpower.
Oltre ad essere il primo trattore agricolo idoneo per arature pesante ad essere dotato di sospensioni totali e capace di raggiungere una velocità di 75 chilometri orari, negli ultimi 25 anni Fastrac è stato il primo a montare freni a disco identici a quelli dei camion, quattro ruote sterzanti multimodali, l’ABS e sospensioni autolivellanti. È stato anche il primo – e tuttora unico – trattore a combinare queste caratteristiche con una trasmissione avanzata, gestita elettronicamente e costantemente variabile.
Rendendo omaggio agli ingegneri che avevano dato alla luce il Fastrac, Anthony Bamford disse: “Fastrac è un ottimo esempio dell’innovativa cultura ingegneristica di JCB, in una delle sue massime espressioni. Il concetto di un trattore meglio attrezzato per la guida su strada e per il trasporto, ma nel contempo estremamente adatto di svolgere impegnativi lavori nei campi, ha dimostrato la propria validità nel corso degli anni, in termini di aumento della produttività e di riduzione dei costi operativi. Allo stesso tempo, Fastrac ha rappresentato l’evoluzione del principio consistente nel dare agli utilizzatori il massimo comfort e il miglior ambiente di lavoro possibile, così da elevare la loro produttività e nel contempo prendersi cura della loro salute e del loro benessere. Esistono molti casi di agricoltori con problemi alla schiena, spesso causati proprio dalla guida di trattori convenzionali, che grazie alla fantastica comodità di guida di Fastrac hanno potuto continuare il loro lavoro nei campi. Questo risultato rappresenta, di per sé, un successo da festeggiare”.
Il successo riscosso dal Fastrac per il suo comfort e la sua velocità ha influenzato lo sviluppo del design, al fine di migliorare costantemente le sue funzionalità nell’aratura dei campi, ma senza rinunciare alle sue impareggiabili prestazioni come veicolo da trasporto. La trasmissione Selectronic, con il cambio a due marce, è stata una delle prime migliorie, essendo stata introdotta due anni dopo il 1991, quando furono lanciati il 125 e il 145 Turbo. Grazie a questa modifica sono raddoppiate le velocità operative disponibili ed è stato introdotto un sistema preselezionato per un fluido cambio di gamma e di rapporti. E, ovviamente, il nuovo Fastrac ha acquistato anche maggiore potenza – cosa che poi si sarebbe ripetuta costantemente negli anni seguenti – con l’introduzione del Fastrac 155 nel 1993 e del Fastrac 185.
Nel 1995 JCB ha sorpreso tutti di nuovo con il Fastrac 1115: un trattore più piccolo, più leggero e più agile, con una velocità massima ridotta a 50 chilometri orari, così da renderlo idoneo per l’uso con pneumatici standard e non dover per forza impiegare quelli tarati per velocità superiori. Nello stesso anno, è stata lanciata la versione turbo. Gli ingegneri di JCB hanno poi utilizzato la loro competenza per ideare le quattro ruote sterzanti per il sollevatori telescopici Loadall, producendo il sistema Quadtronic per il Fastrac 1115 e 1135.
Questo sofisticato settaggio ha tagliato il diametro di sterzata dei trattori fino al 25 per cento ed ha avuto un tale successo da essere ancora oggi una dotazione di serie per i trattori della gamma Fastrac 4000. Gli utilizzatori possono scegliere la modalità con due sole ruote sterzanti per la guida su strada, rimandando l’uso dello sterzo del semiasse posteriore a quando ci si trova nei campi. Oppure possono usare il ‘True Tracking’ per fare sì che le ruote posteriori seguano pedissequamente quelle anteriori. Lo sterzo circolare permette di affrontare le curve più strette e i trattori possono anche sterzare ‘a granchio’, per controbilanciare le pendenze o per distribuire il proprio peso su tutte e quattro le ruote.
Nel 1998, un modello dall’interasse più lungo e potente – il 2150 – si è aggiunto alla gamma dei ‘piccoli Fastrac’, quando la produzione è stata aggiornata in maniera significativa grazie all’introduzione di nuovi tipi di motore e della trasmissione Autoshift 54×18.
Contemporaneamente introdotto anche nella gamma dei ‘grandi Fastrac’ 3000, il cambio automatico a tre velocità di questa trasmissione ha ridotto il carico di lavoro sulle spalle dell’utilizzatore, offrendo inoltre la possibilità di usare modalità differenti per le diverse circostanze di guida su strada e nei campi. A partire dal 2000, la trasmissione a bagno d’olio Smoothshift ha garantito notevoli vantaggi dal punto di vista dell’operatività e della durata per tutti i trattori Fastrac. L’anno seguente, l’eccellente sistema ABS utilizzato da JCB ha elevato gli standard di sicurezza. Sebbene l’ABS fosse già molto diffuso nei veicoli da strada, gli ingegneri di JCB hanno sviluppato un sistema in grado di gestire la pesante massa di una ruota da trattore non solo sull’asfalto, ma anche sui prati scivolosi e nei percorsi agricoli sterrati.
JCB nel 2005 è entrata in un nuovo settore di mercato con il Fastrac 8250, quando l’azienda ha festeggiato il suo 60° compleanno, e poi nel 2008 con la gamma Fastrac 7000. Il primo di questi modelli ha visto l’introduzione della trasmissione CVT nella gamma Fastrac, mentre l’ultimo ha segnato l’avvento della trasmissione semiautomatica P-Tronic 24×9. Prodotta dalla stessa JCB, essa è stata introdotta con grandi risultati sui modelli Fastrac 3000 Xtra a partire dal 2011.
Una serie con due modelli 8000 e nuovi livelli di performance venne inaugurata nello stesso anno, con l’introduzione del Fastrac 3210. Il nuovo arrivato portò la gamma Fastrac per la prima volta oltre i 300 cavalli, presentandosi con un motore nuovo, la modulazione di trazione elettronica e nuove funzionalità di controllo per il cambio a variazione continua V-Tronic.
Nel frattempo, Agritechnica 2013 ha segnato uno dei passaggi più importanti nella storia recente dello sviluppo di Fastrac, con la presentazione in anteprima dell’attuale serie 4000. Con tre categorie di potenza (da 175 a 235 cavalli), la trasmissione di potenza CVT, le sospensioni autolivellanti anteriori e posteriori, quattro ruote sterzanti multimodali, un sofisticato sistema idraulico ed una cabina centrale capace di offrire più spazio che mai ed una visibilità a 360°, l’ultimo arrivato della gamma è il più avanzato Fastrac di ogni tempo.