movimentatori telescopici

Dopo aver tagliato nel 2016 lo storico traguardo dei 200.000 esemplari prodotti, JCB celebra quest’anno il 40° anniversario della messa in produzione del primo movimentatore telescopico. Attualmente nello stabilimento di produzione principale a Rocester, nello Staffordshire, vengono prodotti oltre 30 modelli; il numero delle opzioni proposte per il motore, il cambio, il braccio e la cabina danno vita a oltre 1.000 diverse configurazioni.

Come si costruisce un telescopico

La linea di produzione dei telescopici JCB consuma più di 35.000 tonnellate d’acciaio all’anno per la costruzione di telai, stabilizzatori e di bracci ad alta resistenza. Le lamiere d’acciaio vengono tagliate mediante macchine a laser e al plasma. L’acciaio tagliato passa quindi attraverso una pressa da 650 tonnellate per la realizzazione delle sezioni scatolari; in media, la realizzazione dei lati del telaio richiede 45 minuti e occorrono altri 7-12 minuti per trapanare e maschiare i fori in base al modello.

Fino al 70 per cento delle saldature del telaio e del braccio viene quindi effettuato da macchine saldatrici robotizzate, mentre gli operatori completano il rimanente 30 per cento a mano, nei punti di difficile accesso. Ogni anno, nello stabilimento di produzione dei telescopici si utilizza l’incredibile quantità di 14.509.818 metri di filo per saldature. Una volta saldato il telaio, una doppia alesatrice completa l’alesaggio finale dei punti di montaggio del braccio per garantire che i due fori siano perfettamente allineati. Successivamente, due centri di lavoro da 1,2 milioni di sterline controllati da computer eseguono la fresatura, maschiatura e finitura delle sezioni del braccio in modo che siano pronte per l’assemblaggio.

Bracci, telaio e stabilizzatori attraversano tutti un processo di verniciatura di due ore che inizia con una leggera spruzzatura per rimuovere qualsiasi contaminazione e preparare la superficie d’acciaio all’applicazione della vernice. Tutti i componenti sono pre-verniciati prima dell’assemblaggio per garantire una finitura di qualità superiore. JCB ricorre all’applicazione doppia di vernice acrilica e lo stabilimento impiega 73.000 litri di primer e 50.000 litri di lucidante all’anno per la verniciatura dei movimentatori telescopici. I componenti finiti vengono infornati a una temperatura compresa tra 90 e 120°C per fornire uno strato coprente robusto e protettivo per la macchina.

movimentatori telescopici

Linee di assemblaggio e sezioni di sotto-assemblaggio

Le sezioni di sotto-assemblaggio si trovano una accanto all’altra sulle linee di assemblaggio principali, che servono a predisporre cavi, motori e cambi, cabine e gruppi assale. Sulla linea è possibile costruire qualsiasi modello di telescopico in scala reale, con modelli diversi che si avvicendano durante il processo. Esiste una linea secondaria per i telescopici compatti. I distributori, i pistoni e i cilindri idraulici del reparto idraulico dell’azienda, nella sede di Rocester, vengono assemblati successivamente. I motori di JCB Power Systems, nei pressi di Derby, vengono collegati ai cambi di JCB Transmissions dello stabilimento di Wrexham, mentre gli scarichi e altri componenti ausiliari vengono aggiunti sulle linee di sotto-assemblaggio.

Le cabine dei movimentatori telescopici pervengono già completamente finite dallo stabilimento di Rugeley e vengono installate assieme al gruppo di condizionamento. Sulla linea di assemblaggio sono presenti tre punti di controllo qualità diversi per garantire che ogni macchina soddisfi i rigorosi standard JCB. Una volta completata la macchina, vengono aggiunti gli oli e i fluidi e il motore viene avviato per la prima volta. Ogni movimentatore telescopico quindi viene immesso in una delle due piste di rullaggio, quindi motore e cambio sono sottoposti a 13 minuti di prove di rullaggio alla velocità massima su strada, per calibrare al meglio la trasmissione.

I numerosi test di controllo

Dopo un riscaldamento completo, i movimentatori telescopici accedono a una cabina UVXPOSE che utilizza la luce ultravioletta per verificare l’integrità della componentistica idraulica. I fluidi iniziali contengono un additivo di tracciatura facilmente visibile con i raggi UV. Seguono i test in una struttura di collaudo esterna, dove 10 operatori altamente qualificati eseguono prove operative intensive su ogni movimentatore telescopico assemblato. Le prove includono il riscaldamento, il collaudo dello sterzo e un test con carico. Inoltre, in questa fase vengono testate e collaudate anche eventuali attrezzature ausiliari ordinate dal cliente.

Le macchine, quindi, entrano in una seconda camera oscura UVXPOSE per un ulteriore controllo di qualità finale prima di essere condotte al Centro PDI (Pre-Delivery Inspection, Controllo pre-consegna). A marzo 2016 JCB ha inaugurato il CFC (Customer Focus Centre, Centro di orientamento al cliente) per i movimentatori telescopici. Ogni macchina prodotto passa dal PDI al CFC, dove la macchina viene ricontrollata accuratamente. Vengono applicate le decalcomanie e la personalizzazione può essere completata, con l’aggiunta di attrezzi, ulteriori luci e altre dotazioni opzionali.

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