iper ammortamento

La Legge di Bilancio, entrata in vigore lo scorso 1° gennaio, ha introdotto alcune sostanziali novità che riguardano da vicinissimo la sfera finanziaria degli imprenditori agricoli e soprattutto di quelli agromeccanici. Tre i punti più importanti: lo stop al cosiddetto super ammortamento, la riproposizione dell’iper ammortamento e il rifinanziamento della ‘Nuova Sabatini’.

Avanti col sostegno agli investimenti in beni ad alta tecnologia

Con la manovra finanziaria del governo giallo-verde, il tanto discusso super ammortamento, nella misura aggiuntiva del 40 per cento (fino al 2017) e del 30 per cento (fino al 2018), non è stato prorogato per il 2019. In compenso è stato riproposto per un altro anno l’iper ammortamento per gli investimenti in beni ad alta tecnologia: in questo caso valgono le stesse regole del 2017, con la buona notizia della maggiorazione dal 150 al 170 per cento.

Calcolatrice alla mano, per un’impresa agromeccanica che investe 1.000 euro in beni ad alta tecnologia, il reddito imponibile si riduce di 2.700 euro, a cui corrispondono 1.053 di minori imposte nel periodo di ammortamento (nel caso di imposte sui redditi con aliquota del 39 per cento). Va precisato che, per beni strumentali di valore superiore a 2,5 milioni di euro, tale maggiorazione si riduce progressivamente fino a scomparire per investimenti oltre i 20 milioni (casi difficilmente ipotizzabili nel comporto agricolo e agromeccanico).

‘Nuova Sabatini’, rifinanziato il contributo in conto interessi

La Legge di Bilancio ha previsto il rifinanziamento della ‘Nuova Sabatini’, misura che determina un forte abbattimento degli interessi su mutui e leasing contratti per l’acquisizione di beni strumentali nuovi (contributo in conto interessi), con una dotazione complessiva di 480 milioni di euro. Nel dettaglio, saranno 48 i milioni a disposizione per il 2019, 96 per gli anni dal 2020 al 2023 e 48 nel 2024.

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