225 milioni di euro suddivisi per i prossimi tre anni (75 milioni per anno) tra il 2023 e il 2025: a tanto ammontano gli stanziamenti previsti dal decreto sui “Criteri e modalità di attuazione del Fondo per l’innovazione in agricoltura”. Provvedimento per cui, proprio questa mattina, è stata raggiunta l’intesa in Conferenza Stato-Regioni (per ora sullo schema), alla presenza del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e del Ministero dell’economia e delle finanze, con cui è stato concertato il decreto.

Innovazione, i particolari del fondo istituito dal Masaf

Il Fondo, istituito con la Legge di Bilancio 2023 e parte centrale delle strategie per l’applicazione del PNRR, ha come obbiettivo quello di favorire lo sviluppo di progetti finalizzati all’aumento della produttività nel settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa. Degli oltre 220 milioni stanziati, una fetta sarà destinata ai territorio colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna dove, in alcuni casi, è andata completamente persa la produzione agricola del 2023. Nello specifico, per le singole annualità, è previsto lo stanziamento di 10 milioni di euro per l’anno 2023, 30 milioni di euro per l’anno 2024 e 35 milioni di euro per l’anno 2025.

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Possono essere ammesse ai benefici del decreto le PMI, singole o associate, comprese le loro cooperative e associazioni, che risultano iscritte al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola”, “impresa ittica”, o “impresa agromeccanica”. Le attività di istruttoria, concessione dell’erogazione, monitoraggio e controllo saranno effettuati da Ismea. Gli interventi finanziati attraverso il Fondo vengono concessi esclusivamente come contributi a fondo perduto e diretti, per l’abbattimento del costo delle commissioni sulle garanzie rilasciate a fronte di finanziamenti bancari erogati sulla quota parte dell’investimento non coperta dal contributo a fondo perduto.

Il commento di Lollobrigida

“Per il Governo Meloni l’innovazione è strategica. Dobbiamo investire sulle nuove tecnologie e mettere al centro l’agricoltura, ponendo sullo stesso piano la sostenibilità ambientale e quella economica“, ha esordito il ministro Francesco Lollobrigida. “Con questo decreto, che ora entra nella sua fase attuativa, sosteniamo le imprese, con l’obbiettivo di avere anche importanti ricadute all’ingresso dei giovani in agricoltura ed evitare il rischio di abbandono delle aree più interne. L’innovazione nel settore agroalimentare è fondamentale anche in termini di sicurezza alimentare. Dobbiamo garantire la sicurezza ambientale, energetica e la sovranità alimentare in tutto il pianeta; possiamo farlo esportando le nostre conoscenze e la nostra tecnologia, come la logistica agricola”.

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