Innovation Agri Tour 2022, è online il sito ufficiale. Un giro d’Italia alla scoperta dell’agricoltura di oggi, per capire quella del domani
Torna il ciclo di incontri organizzati dalla rivista Trattori e dedicati all'innovazione nel settore primario. Dalla digitalizzazione dell’azienda agricola, all’agricoltura 4.0 e ai nuovi modelli di business, dalla finanza alternativa, alle assicurazioni innovative fino ai progetti sostenuti dal PNRR. Ecco le nostre parole chiave per il 2022. Con tante novità
L’Innovation Agri Tour 2022, giunto ormai alla sua terza edizione dopo due anni densi di incontri con gli attori più importanti del settore primario e le attente analisi delle novità messe in campo per l’agricoltura, sta per tornare. E lo fa in grande stile, con il lancio di un nuovissimo portale web dedicato, in continuo aggiornamento. Ora, tutti gli approfondimenti, le descrizioni e i video dedicati alle tappe del tour, non verranno ripresi solamente dal nostro portale TrattoriWeb, ma saranno pubblicati anche su Innovationagri.it. Ma non solo: sì, perché per l’edizione dell’anno corrente gli organizzatori hanno previsto anche un nuovo format divulgativo, gli Innovation Agri Talk, eventi singoli dedicati a specifiche innovazioni tecnologiche, in cui produttori e specialisti di settore potranno fare il punto sullo stato dell’arte del settore.
Innovation Agri Tour 2022, ecco tutte le tappe
Il terzo anno dell’Agri innovation tour è quello della maturità. Nelle prime due edizioni abbiamo lanciato il concept e abbiamo costruito connessioni digitali anche per sopperire all’impossibilità di incontrarsi fisicamente. Abbiamo coinvolto oltre 2mila spettatori e 50 speaker. Siamo stati accompagnati nei nostri viaggi virtuali dalle principali associazioni di categoria, CAI, Coldiretti, Confagricoltura, FederUnacoma e Unacma e dai rappresentanti del MIPAAF.
Abbiamo indagato le nuove tecnologie attraverso il lavoro di giovani start-up Tokenfarm e UniquID, di grandi aziende come Barilla, Almaviva, John Deere, BASF, Fendt. Argo Tractors, BKT o di straordinarie realtà appena entrate nel nostro settore come Arduino. Senza trascurare chi studia il fenomeno come l’Osservatorio del Politecnico di Milano, le università di Bologna, Brescia, Milano, Modena e il CNR e le istituzioni europee che stanno cercando di coordinare gli sforzi di tutti gli stakeholder.
Soprattutto tutto quanto è stato detto è passato sotto la lente di ingrandimento di chi tutti i giorni lavora e vive il mondo dell’agricoltura in prima persona e di chi le innovazioni vuole provarle, testarle e capirle per usarle. Non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche da quello finanziario. Il palinsesto del 2022 toccherà il tema della digitalizzazione dell’azienda agricola, dell’uso dell’intelligenza artificiale e dell’agricoltura di precisione. Esploreremo i nuovi modelli di business in agricoltura, il PNRR e di come stia radicalmente cambiando il mondo della finanza e delle assicurazioni che sono un pilastro fondamentale.
Struttureremo inoltre una serie di appuntamenti più verticali su singoli settori che rappresentano una fondamentale spina dorsale per il nostro Paese. Filo rosso di tutti gli appuntamenti le tre dimensioni della sostenibilità: economica, ecologica e sociale. Tutto questo ovviamente è possibile grazie al supporto dei produttori di macchine agricole che hanno deciso di accompagnarci in questi anni e a quelli che decideranno di seguirci nei prossimi. Pronti a suggerirci temi e a proporre contenuti, ma così intelligenti da lasciarci svolgere liberamente il nostro lavoro.
Innovation Agri TALK, la novità del 2022
L’Innovation Agri TALK è un TED per il mondo ‘agri’, sono speech registrati in studio con una scenografia dedicata e invita i migliori pensatori e creatori del mondo dell’agricoltura a parlare per 15 minuti. Il loro discorso è poi reso disponibile, gratuitamente, su www.innovationagri.it
Gli Agri Innovation TALK sono realizzati per stimolare relazioni e discussioni e sono aperti a tutti gli attori che si affacciano al settore: ricercatori, produttori, agronomi, istituzioni, associazioni e donne e uomini d’impresa.
L’idea
Se il secolo breve si è concluso nel 1989 con la caduta del muro di Berlino, l’ubriacatura da tecnologia pubblicizzata dalle più grandi multinazionali del mondo con il claim smart city si è definitivamente conclusa con la pandemia. Tutti abbiamo capito che numeri, dati e informazioni, per quanto puntuali e quantitativamente importanti, da soli non servono a niente, vanno contestualizzati, studiati, capiti.
E per farlo non bastano algoritmi, per quanto sofisticati, ma servono donne e uomini, con la loro sensibilità e la loro capacità di cogliere e scegliere quali dati usare, quando e come. È l’inizio di quella che potremmo definire l’era green, quella della resilienza, quella che ha capito che le diverse tecnologie servono, ma sono abilitanti, sono degli strumenti che l’uomo deve utilizzare.
E non è necessaria l’ultima release, è necessario e utile che la tecnologia sia compresa, capita e utilizzata nella maniera corretta. Non servono gadgets tecnologici che arredano con le ultime funzionalità le nostre città, le nostre case e i nostri luoghi di lavoro come fossero tanti alberi di Natale, ma servono soluzioni, anche complesse, che svolgano bene il lavoro per cui sono state progettate. Questa la filosofia che guida l’Innovation Agri Tour che dal 2020 indaga e analizza il rapporto tra agricoltura e tecnologie con il coinvolgimento di Istituzioni, centri di ricerca, università, associazioni di categoria, aziende e liberi pensatori.