Inesc Tec, le soluzioni portoghesi per la robotica agricola
Dal Modular-E al Weta Robot, due le parole chiave: autonomia e modularità. Per adattarsi alle specifiche esigenze dei clienti
Inesc Tec è un’associazione di ricerca privata portoghese senza fini di lucro, con statuto di Interesse Pubblico, dedicata alla ricerca scientifica e allo sviluppo tecnologico che ha progettato Modular-E, un robot terrestre modulare elettrico adatto alle esigenze dell’agricoltura in forte pendenza. Modular-E dispone di più di quattro strumenti che possono essere collegati al robot per diversi compiti come ad esempio il monitoraggio del suolo, la rimozione delle erbe infestanti, l’irrorazione e la fertilizzazione.
Dotato di un sistema di navigazione avanzato che gli permette di lavorare con e senza segnali GNSS, questo robot è costituito da un sistema a due ruote con trazione differenziale supportato da un rimorchio a due ruote (con o senza trazione), per essere in grado di progredire anche su terreni irregolari. Sempre progettato da Inesc Tec, anche il Weta Robot è un mezzo autonomo pensato per lavorare in vigneti in forte pendenza e con uno spazio interfilare minimo di 1,2 metri.
Il Weta Robot è caratterizzato da un corpo macchina compatto che racchiude gli organi dedicati al movimento, le batterie, l’elettronica e un serbatoio per i trattamenti da 100 litri, e una parte modulare costituita da unità intercambiabili a forma di ferro di cavallo rovesciato in grado di aprirsi per racchiudere al loro interno il filare. Dotato di 4 motori elettrici, uno per ciascuna ruota, alimentati da una batteria da 20 ampere per 6 kW di potenza (espandibili fino a un massimo di 12kW), il robot ha un’autonomia di circa 4 ore se utilizzato con apparato irroratore.
Il Weta robot è però in grado di svolgere attività di monitoraggio, irrorazione di precisione, diserbo e raccolta selettiva nell’ambito delle colture permanenti e arboree. Per i trattamenti fitosanitari il Weta robot dispone di ugelli e pannelli di recupero per minimizzare la deriva che possono essere rapidamente sostituiti con dei moduli dalle stesse forme e dimensioni capaci di emettere raggi UV-C per la prevenzione delle malattie fungine. La guida autonoma avviene per mezzo di un ricevitore Gnss con mappe precaricate mentre un sistema di telecamere, sensori e uno strumento di telerilevamento Lidar garantiscono movimenti precisi e sicuri tra i filari.