Immatricolazioni, primo semestre in rosso. Bene solo poche Regioni

Il mercato nazionale dei trattori e delle mietitrebbiatrici accusa, al ‘giro di boa’ dei primi sei mesi, un passivo rispettivamente del 4,4 e del 4,1 per cento rispetto allo stesso periodo 2015. Le immatricolazioni di trattori – secondo i dati elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti – si fermano a 9.096 unità complessive, evidenziando cali più consistenti rispetto alla media nazionale in Regioni importanti quali la Campania (-24,1 per cento), il Lazio (-16,8 per cento), il Veneto (-9,8 per cento), il Piemonte (-9,6 per cento).

Una percentuale migliore rispetto alla media nazionale si registra in Puglia (-1,5 per cento), mentre un dato positivo fanno segnare la Lombardia, che nel semestre vede crescere le vendite di trattrici del 5,3 per cento (921 macchine), e soprattutto la Sicilia, che registra un incremento del 68 per cento a fronte di 1.023 macchine vendute.

Molto ridotto, in termini assoluti, il mercato delle mietitrebbiatrici, che conta appena 163 unità vendute rispetto alle 170 del primo semestre 2015. In attivo risulta, invece, il mercato delle trattrici con pianale di carico (motoagricole), che chiude il semestre con una crescita del 15,8 per cento a fronte di 395 unità complessivamente vendute, e quello dei rimorchi, che segna un incremento del 3,6 per cento in ragione di 4.594 unità immatricolate. Numeri comunque bassi in termini di unità, che non compensano i forti cali che il settore della meccanica agricola ha subito nel nostro Paese con una riduzione costante delle vendite a partire dal 2005.

L’associazione italiana dei costruttori FederUnacoma ha ribadito, anche in occasione dell’assemblea annuale svoltasi alla fine di giugno, la necessità di un piano di incentivi che si sviluppi in modo coerente e che incoraggi le imprese agricole – in un periodo critico per l’economia primaria nel quale il numero di aziende attive risulta in costante decremento – ad effettuare investimenti per l’acquisto di quei mezzi meccanici e di quelle tecnologie che sono necessarie a migliorarne la competitività.