I-Spray, il nuovo sistema per l’irrorazione intelligente di Kuhn
Per diminuire la quantità di fitofarmaci utilizzati, Kuhn doterà le proprie irroratrici di un sistema di sensori in grado di individuare le infestanti e, grazie all’intelligenza artificiale, trattare solo quelle
L’intelligenza artificiale può essere una soluzione futuristica anche per ridurre drasticamente il consumo di prodotti fitosanitari, obiettivo principale della moderna agricoltura con positivi risvolti economici, ambientali e anche sociali. Proprio a questo scopo Kuhn sta realizzando un’irroratrice in grado di localizzare e trattare solo le piante infestanti e non tutta la superficie coltivata. Questa capacità è resa possibile dall’integrazione sull’irroratrice del sistema I-Spray, sviluppato in collaborazione con Carbon Bee, società francese specializzata in soluzioni di imaging agro-nomico per il rilevamento, il riconoscimento e la salute delle piante.
Il funzionamento di I-Spray si basa su sensori iperspettrali, in grado di monitorare costantemente la vegetazione durante il lavoro in campo e, con il supporto dell’intelligenza artificiale, di attuare il riconoscimento specifico della singola essenza vegetale. Quando il sistema riconosce un target da colpire, agisce in maniera precisa e specifica soltanto su di essa. La tecnologia I-Spray è in grado di operare in tre modalità di applicazione, su terreno spoglio utilizzando il sistema a pulsazioni, e per il riconoscimento delle infestanti su campi già in coltura, sia con sistema a pulsazioni sia con gestione ibrida della distribuzione, cioè con applicazione a bassa dose e incremento della stessa nel momento del riconoscimento dell’infestante.
Kuhn, un’irroratrice intelligente nel solco dell’Agricoltura 4.0
Lo sviluppo prossimo futuro, con la misurazione dei parametri come il dato biomassa, consentirà un’applicazione del sistema anche per distribuire fungicidi, regolatori di crescita e fertilizzanti azotati. Grazie a queste strategie di applicazione, l’irroratrice consentirà un risparmio di prodotto fino al 95 per cento, indipendentemente dalla coltura e dalla dose distribuita. Un altro vantaggio di questo tipo di applicazione, è quello di evitare la possibile insorgenza di fenomeni di resistenza ai prodotti attivi tipici di una irrorazione convenzionale.
I sensori, che grazie alle loro dimensioni compatte e al peso ridotto possono essere posizionati direttamente sulla barra, hanno anche un maggiore cono d’azione e, quindi, sono necessari in numero ridotto. L’obiettivo è quello di monitorare costantemente la vegetazione in modalità di autoapprendimento per individuare meglio le piante infestanti, classificarle ed evitare qualsiasi applicazione sistematica che favorisca la resistenza agli erbicidi. Per condizioni di bassa luminosità, è stato considerato anche l’utilizzo di una luce a LED. L’I-Spray sarà disponibile in quantità limitate nel prossimo futuro su irroratrici portate, trainate e semoventi.