Carraro HSC, l’inedito superriduttore idrostatico
I ‘tre cavallini’ continuano a dettare legge nel segmento dei trattori specializzati. Ad Eima sono arrivati al galoppo, portandosi in groppa una succulenta novità partorita dai geni della costola Drivetech. La chicca si chiama HSC (Hydraulic Super Creeper) e rappresenta l’ultima frontiera sul panorama dei riduttori. Precisamente, come rivela il nome ingleseggiante, si tratta di […]
I ‘tre cavallini’ continuano a dettare legge nel segmento dei trattori specializzati. Ad Eima sono arrivati al galoppo, portandosi in groppa una succulenta novità partorita dai geni della costola Drivetech. La chicca si chiama HSC (Hydraulic Super Creeper) e rappresenta l’ultima frontiera sul panorama dei riduttori.
Precisamente, come rivela il nome ingleseggiante, si tratta di un superriduttore idrostatico in grado di offrire un avanzamento ‘stepless’ da zero a 300 metri all’ora. Il modulo, disponibile come kit aftermarket, può essere montato sia sui trattori Agritalia che sugli specializzati carenati Massey Ferguson, John Deere e Claas made in Rovigo. D’altronde, non è un segreto che la catena cinematica sia identica sotto le differenti livree.
L’unità HSC, costituita da un motore idraulico più annessi ingranaggi e frizione di innesto e disinnesto, è stata progettata per essere installata direttamente al posto della classica scatola di presa del moto 4RM. A livello del posto di guida, il kit prevede un pulsante di attivazione, una spia luminosa di attuazione e un joystick di comando dedicato. Quest’ultimo agisce su una valvola di tipo proporzionale che regola in continuo la portata di olio al motore idraulico dell’HSC: con la sua totale chiusura il mezzo resta fermo, mentre alla completa apertura corrisponde la velocità massima di 300 metri all’ora. Il joystick governa sia la velocità che la direzione dell’avanzamento, garantendo le stesse performance sia in avanti che in retro.
Un apposito switch elettronico scongiura conflitti tra l’originale trasmissione meccanica e quella idrostatica. L’olio utilizzato per l’alimentazione dell’Hydraulic Super Creeper è quello del circuito dei servizi, ossia dei distributori posteriori o ventrali. Non viene quindi coinvolto l’impianto ausiliare dedicato allo sterzo e ai vari innesti della powertrain come quello della presa di forza.
L’attivazione dell’HSC obbliga automaticamente l’innesto delle quattro ruote motrici, mentre il bloccaggio differenziale resta indipendente e il trattorista è libero di azionarlo o meno. Oltre all’armoniosa gestione dell’avanzamento in applicazioni che richiedono andature da tartaruga, come lo scavo di fossi o drenaggi e l’utilizzo di macina-pietre o trita-ceppi, questa soluzione permette di svincolare il regime rotazionale della presa di forza dalla velocità del trattore. Venendo meno i rapporti di ingranaggeria, l’albero della pto segue indisturbato i giri motore con ovvi vantaggi in termini di efficienza. L’adozione dell’Hydraulic Super Creeper non riduce la luce libera da terra e permette di godere dei privilegi tipici di un decisamente più costoso cvt.