Difficile crearsi una immagine e farsi un nome, soprattutto quando ce ne sono quattro impronunciabili in fila. L’intenzione dei dirigenti della società ungherese Hofherr-Schrantz-Clayton-Shuttleworth era quella di conservare la buona immagine e reputazione delle due società dalla cui fusione nacque l’azienda HSCS poco prima della guerra mondiale, nel 1911. Hofherr & Schrantz, società di origine austriaca con sede a Budapest, era il più importante costruttore di macchine agricole dell’impero austro-ungarico, mentre Clayton & Shuttleworth era la filiale ungherese della omonima società britannica. In un primo tempo, la riunita società Hofherr-Schrantz-Clayton-Shuttleworth semplificò il nome in HSCS, per facilitare la comunicazione e la pubblicità.

Un raro esemplare K50-K55 destinato, come si evince dalla scritta sulla calandra, al mercato italiano

HSCS, un nome criptico. Semplificato dal ‘marketing’

Ma nessuno riconosceva le due grandi società dietro a quelle quattro lettere, specie all’estero. Per questo, nel 1935, l’impronunciabile ragione sociale Hofherr-Schrantz-Clayton- Shuttelworth, diventata HSCS, viene sostituita con un nome più facile da memorizzare in ogni mercato, ‘La Robusta’ in Italia, ‘Le Robuste’ in Francia, ‘El Robusto’ in Sudamerica e ‘he All Steel Horse’ in Gran Bretagna. Dopo le locomobili a vapore e a petrolio, HSCS nel 1919 si lanciò nello studio di un trattore il cui prototipo iniziò a muoversi nel 1923. Era dotato di un motore monocilindrico a combustione interna funzionante a petrolio. Nel 1926 abbandonò i motori a petrolio e benzina per un testacalda a due tempi da 14 cavalli. Infatti, la Clayton & Shuttleworth aveva portato in dote, assieme al suo nome, la licenza per il motore Lanz a testacalda.

Qui un testacalda per il mercato francese. In apertura, invece, il modello GS 35 commercializzato dopo la Seconda guerra mondiale come HSCS ‘Stella rossa’

Gli storici ritengono inoltre che Fritz Huber, il padre dei Lanz, fosse stato assunto presso la HSCS prima di passare alla Lanz di Mannheim. La numerosa famiglia dei trattori HSCS a testacalda comprendeva sei diverse motorizzazioni, tutte monocilindriche, con cilindrate che andavano da 4.220 a 14.802 cc. Alla fine della seconda guerra mondiale la HSCS venne nazionalizzata dal governo ungherese. La società prese il nome di ‘Stella rossa’ e continuò a costruire per qualche anno un modello a testacalda da 24 cavalli. Successivamente cambiò il nome in ‘Dutra’, passò ai motori Diesel e cessò l’attività negli anni 60 del secolo scorso.

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