Hitachi ZW250-7. Pale gommate e movimentazione industriale. Un binomio ormai consolidato che vede queste macchine sempre più protagoniste in impianti di biomasse, centri per il recupero di materiali leggeri e nelle attività legate all’industria e all’agricoltura. Come la Società Agricola Franchina che ha sede a Carmagnola, in provincia di Torino, e che movimenta ogni anno oltre due milioni di quintali di cereali che provengono dai 1.100 ettari di proprietà interamente coltivati a frumento, mais e orzo. Una quantità enorme completamente destinata all’alimentazione animale.

La scelta di lavorare con una pala gommata Hitachi ZW250-7 con benna ad alto ribaltamento da 10 metri cubi di capacità va nella direzione di avere un mezzo performante, affidabile ed in grado di sopportare un ritmo di lavoro così intenso. Operando in un ambiente altamente polveroso è stata anche allestita con il sistema di filtrazione supplementare del costruttore per la cabina ed il motore. Risultato? Una macchina compatta ma altamente prestazionale che si disimpegna ottimamente nelle strutture aziendali.

Hitachi ZW250-7, Cummins e ZF. Un progetto equilibrato

Hitachi, con le pale gommate Serie 7, ha voluto fornire al mercato una gamma di macchine in grado di aumentare in modo sensibile l’efficienza operativa diminuendo in modo sensibile i consumi e consentendo di affrontare impieghi gravosi senza precludere fluidità e dolcezza. Un obiettivo pienamente centrato che, in passato, avevamo già avuto modo di toccare con mano sulla più grande ZW310-7. Ma alla luce di questi risultati ci sono spesso dei clienti che ‘vogliono esagerare’ e l’applicazione di una benna ad alto ribaltamento da 10 mc di capacità, ben anche con il baricentro arretrato, mette sicuramente alla prova una pala da 20.400 kg di peso operativo.

L’accoppiata Cummins e ZF si rivela, come sulla ZW310-7, un binomio indovinato. Il B6.7, il propulsore più venduto del costruttore nord Americano, nella sua versione Stage senza EGR e con la turbina a geometria variabile accoppiata ad un Common Rail ad alta pressione, è infatti elastico e fluido. La coppia di 1.200 Nm a soli 1.300 giri/min permette un impiego con un filo di gas che valorizza un cambio Powershift a 5 marce AV/RE con Torque Converter e Lock-up automatico. La elevata disponibilità di coppia, insieme ad una gestione elettronica del cambio, permette di avere una fluidità di movimento che non fa rimpiangere una trasmissione CVT.

Nè come progressione di marcia, né come consumi sia in spinta, sia in carico, sia nei percorsi più lunghi caratteristici del Load & Carry come nel caso dell’impianto di lavorazione dei cereali della Società Agricola Franchina. La benna da 10 mc di capacità, a fronte di una pala di queste dimensioni, potrebbe sembrare fuori misura. In realtà i F.lli Sona, insieme al dealer Massucco T., hanno ragionato non solo sul peso specifico del materiale da movimentare e sul carico di ribaltamento supportato dalla macchina ma anche, e soprattutto, sulla forma della benne e sulla distribuzione dei pesi complessiva.

Una benna ‘fuori misura’

La scelta è quindi caduta su una benna della GDM sagomata in modo da non sporgere lateralmente oltre la benna standard classica, che avesse la cubatura richiesta e, al contempo, con il baricentro spostato il più possibile all’indietro. Anche questo ha permesso di ottimizzare il comportamento operativo della ZW250-7 permettendo di non penalizzare la forza di penetrazione in fase di imbennamento e di non bilanciare la macchina in fase di sollevamento. L’impianto idraulico della ZW250-7 dispone di 275 l/min messi completamente a disposizione di sterzo, braccio e benna.

La ZW250-7 è uno degli ultimi modelli della nuova Serie 7 che il costruttore giapponese ha lanciato negli ultimi anni con un riscontro favorevole da parte del mercato. Cabina completamente rivista, motori cambiati con il passaggio ai Cummins di nuova generazione che si distinguono per un’efficienza molto elevata, trasmissioni ZF a controllo elettronico con cinque marce AV/RE e Torque Converter

Con l’aggiunta, in questo caso, della terza linea che aziona il rovesciamento della benna ad alto ribaltamento con i suoi due cilindri. Il distributore con logica Load Sensing permette di dosare in modo del tutto naturale i movimenti di braccio, benna e ribaltamento in modo proporzionale sulla base dei movimenti del joystick multifunzione scelto in opzione al posto delle due leve finger-tip. Questo, insieme all’efficienza del powertrain, permette di muoversi in modo snello e fluido nelle complesse strutture degli impianti della Società Agricola Franchina. Una caratteristica vincente che permette di avere meno stress per l’operatore e, di conseguenza, una maggiore sicurezza operativa. I ritmi di lavoro della ZW250-7 sono infatti molto stringenti e richiedono una macchina intuitiva.

La cabina. Fedele al marchio ma con un’ergonomia attuale

Hitachi è un costruttore giapponese e, come tale, affonda le sue radici nella propria storia. Una filosofia da cui le pale gommate Serie 7 non sono ovviamente estranee. La cabina, così come tutto il design dei cofani, riprende in modo chiaro quanto abbiamo già visto nel passato. Le differenze, ovviamente, ci sono, ma i tratti distintivi non sono cambiati. Appositamente per conferire un maggiore valore nel tempo e far percepire un chiaro family styling che caratterizza le macchine del costruttore.

Gli interni della cabina sono però stati completamente rivisti con l’arrivo della Serie 7. Un’ergonomia che ha tenuto conto delle esigenze molto stringenti degli operatori europei e, in particolar modo, italiani. Il posizionamento dei comandi primari e secondari segue infatti una logica facilmente memorizzabile grazie alla loro collocazione sulla consolle e sul montante di destra. A scelta è possibile avere le classiche leve finger-tip o il joystick multifunzione. La visibilità posteriore diretta è agevolata dalla cabina, tipicamente HITACHI, che vede i montanti avanzati ed una superficie completamente vetrata e continua sui tre lati.

Un plus per chi opera in ambienti complessi come quello della nostra prova. L’accesso avviene con una scala ben spaziata e dai gradini ampi e grigliati che agevolano la visibilità in discesa, il grip con il fago sotto le suole e la pulizia stessa delle scarpe prima di entrare in cabina. Anteriormente è presente il grande cruscotto, un po’ ingombrante, che permette di avere sott’occhio in modo immediato tutti i parametri principali della macchina. Una comodità che in certe situazioni è preziosa.

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