In mezzo alla notevole e concitata mole di notizie che arrivano dall’Ucraina, vittima di un atto di guerra che non ha precedenti nella storia europea degli ultimi 80 anni, nelle ultime ore sui social network è diventato virale un video alquanto particolare, nel quale si può osservare un civile, probabilmente un agricoltore, fuggire sul proprio trattore, mentre traina un tank russo, sulla cui fiancata è dipinta in vernice la lettera “Z”, che caratterizza quasi tutte i veicoli delle forze russe di invasione (le svariate teorie sul significato di questa lettera, tuttavia, non hanno ancora trovato conferma, al di là delle sue probabili funzioni strategiche, soprattutto per evitare il fuoco amico).

Guerra Ucraina, coinvolta anche la popolazione

Nel video, che è stato girato vicino alla cittadina di Kakhovka, nella regione meridionale di Kherson e che ha già superato le 3,7 mln di visite, si vede un vecchio trattore azzurro trainare un mezzo da combattimento russo, presumibilmente non un carro armato offensivo dotato di cannoni e mitragliatrice, ma un tank utilizzato dal genio militare per aprire le vie alle restati forze d’attacco, di solito utilizzato per il rafforzamento delle teste di ponte in territorio ostile o come supporto alle avanguardie. Nel filmato, non appena il trattore inizia a trainare il mezzo corazzato, fuggendo, un uomo parte alla sua rincorsa: a giudicare dagli abiti non sembrerebbe un militare, né tantomeno un miliziano o un mercenario.

Nonostante il rilancio della clip da parte dell’account ufficiale della Guardia nazionale dell’Ucraina (che riunisce i riservisti delle forze armate, oggi richiamati praticamente al completo per combattere) e la conferma da parte dell’agenzia di stampa Ukrainian Independent Information Agency, la reale veridicità dell’azione di guerriglia è ancora da appurare, potendo benissimo essere una situazione creata ad arte dalla propaganda. “Se è vero, questo è probabilmente il primo mezzo corazzato mai rubato da un contadino ucraino. Gli ucraini sono davvero difficili da decifrare”, ha scritto (come riportato da Repubblica) in un tweet Oleksandr Sherba, ex ambasciatore dell’Ucraina in Austria, dopo aver condiviso il video.

L’evoluzione della crisi

Il popolo e i combattenti ucraini hanno mostrato al mondo una capacità di resilienza senza pari, arrivando a rallentare con forza gli invasori. Nel frattempo sono in corso i primi difficili negoziati per un ipotetico cessate il fuoco tra una delegazione russa e una ucraina, non lontano dal confine bielorusso, nel nord del Paese. Ma comunque si continua a combattere accanitamente su tutti i fronti, attraverso le tre principali direttive che le divisioni corazzate e militari russe stanno percorrendo: a ovest nel Donbass, a sud dalla Crimea verso Mariupol (dove sono in corso feroci bombardamenti) e nord verso Chernihiv (cittadina al confine, che ha subito pesanti bombardamenti indiscriminati anche nelle zone residenziali, con decine di vittime) e verso la capitale Kiev, dove è in vigore il coprifuoco totale insieme alla legge marziale, applicata dal Presidente ucraino Zelensky anche al resto del Paese, con la quale la giustizia passa nelle mani dei tribunali militari.

E mentre la UNHCR, l’Agenzia ONU per i rifugiati, ha dichiarato che almeno 500.000 persone hanno lasciato l’Ucraina per fuggire dalla guerra verso le nazioni confinanti (Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Moldavia), le sanzioni europee e americane nei confronti della Russia si sono inasprite, arrivando a intaccare la finanza, l’approvvigionamento di materiali e beni tecnologici, nonché i voli per il Paese, bloccati da un numero sempre maggiore di nazioni. A sostegno dell’esercito ucraino, inoltre, l’Unione Europea per la prima volta nella sua storia, come ha ribadito la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, finanzierà l’approvvigionamento di armi e tecnologie militare, finalizzate alla difesa della nazione.

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