Guerra in Ucraina, in Lombardia un carovana di trattori per la pace

Il settore primario italiano, sin dallo scoppio della drammatica guerra in Ucraina lo scorso 24 febbraio, non ha mai smesso di esprimere la propria vicinanza alle popolazioni colpite: prima scendendo in piazza per esprimere la propria contrarietà alla violenza disumana esplosa nella nazione che confina con l’Unione Europea, poi sfilando con i propri trattori per chiedere a gran voce il ritorno della pace. Come avvenuto nella giornata del 27 marzo alle porte di Milano, dove decine di agricoltori provenienti da tutta la Lombardia alla guida dei loro mezzi (dai trattori ad alte potenze più recenti a veri e propri intramontabili tuttofare d’epoca) si sono dati appuntamento per esprimere il loro dissenso nei confronti del conflitto, sventolando bandiere azzurro-gialle dell’Ucraina, arcobaleno della pace e cartelloni con scritte a sostegno della popolazione.

Che è allo stremo dopo più di un mese di bombardamenti e combattimenti che senza soluzione di continuità hanno travolto praticamente ogni regione della nazione, da nord a sud, da ovest a est, il teatro degli scontri più violenti, con la città martire di Mariupol, dove si combatte una spietata guerra casa per casa, e dove vengono colpiti anche i corridoi umanitari instaurati per permettere ai cittadini rimasti bloccati di fuggire verso la salvezza. E mentre i bombardamenti, anche nella giornata di oggi 28 marzo 2022 hanno continuato a imperversare sulle città ucraine, anche nell’ovest del Paese (la zona meno colpita per ora) nelle città di Odessa e Mykolaiv (dove è stato distrutto il Palazzo di Regione, completamente sventrato nella parte centrale), si sono svolti in mattinata i negoziati tra le due delegazioni a Istanbul, alla presenza del presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan.