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La strategia è chiara. Grazie alle cruciali acquisizioni di MaterMacc e Goldoni, il gruppo cinese punta ad offrire una gamma completa di trattori e attrezzature a marchio Arbos. Lo hanno rivelato i vertici della società e lo ha evidenziato l’attraente allestimento del proprio padiglione ad Eima 2016.

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Già da questo momento il portafoglio prodotti prevede un vero e proprio sdoppiamento di alcuni modelli proposti sia nelle tradizionali livree delle Case di Migliarina di Carpi e di San Vito al Tagliamento, sia nella prediletta casacca bianco-verde. L’obiettivo dichiarato è quello di realizzare, nel giro di una manciata di anni, una versa e propria full-line a marchio Arbos comprendente tutte le tipologie di macchine, mietitrebbie comprese.

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Per quanto riguarda i trattori, a fianco delle serie di media e alta potenza Arbos 5000, 6000 e 7000, alla kermesse bolognese sono stati esposti i due specializzati Arbos 4080F e 4050F di palese derivazione Goldoni. Sul fronte delle attrezzature a cambiare colore sono state la seminatrice MS 8230 e l’irroratrice MBS. Ad Eima è stata inoltre presentata in anteprima, ed esclusivamente col marchio Arbos, la seminatrice da sodo ASF 450 UST evoluzione della pionieristica Tonutti Quasar.

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La vera chicca tecnologia partorita nell’allargato stabilimento MaterMacc è rappresentata dal sistema brevettato ‘RED’ (Recovery Energy Depressure). Grazie all’effetto Venturi tale innovativo congegno sfrutta l’energia in uscita dalla marmitta dei trattori prodotta dai gas di scarico per ottenere – indirettamente – la depressione necessaria al funzionamento del distributore pneumatico di una seminatrice.

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