Una gamma stratificata e investimenti trasversali per lo sviluppo dell’agricoltura 4.0 rappresentano la ricetta per affrontare nel modo adeguato gli sviluppi tumultuosi che stanno interessando il mondo della meccanizzazione agricola. Due punti, però, che per essere progettati e realizzati richiedono coraggio, pazienza e soprattutto conoscenza, doti che senza dubbio non mancano al Gruppo BCS, storico produttore di macchinari agricoli e industriali, nome legato indissolubilmente al passato (e, come vedremo, al futuro) delle motofalcialtrici. Ma non solo. Ne abbiamo parlato direttamente con colui che è alla guida del Gruppo, l’Amministratore Delegato Giuseppe Bava.

Buongiorno ingegner Bava. Lei è l’amministratore delegato del Gruppo BCS, produttore milanese di macchinari agricoli. Prima di entrare nel vivo della questione due domande – se così si può dire – più personali: qual è il percorso che l’ha portata a guidare il produttore di Abbiategrasso e cosa si prova a gestire uno dei marchi più iconici del settore, soprattutto per quanto riguarda la storia delle motofalciatrici e dei compatti, di cui è grandissimo innovatore sin dagli albori aziendali, nella prima metà dello scorso secolo?

Sì, certamente il punto di forza del nostro gruppo sta proprio nel suo dna innovativo. BCS ha una storia di intuizioni e di esperienza nella tecnologia del settore che mi ha appassionato, fin dagli inizi del mio rapporto con il Presidente, l’ingegner Castoldi, durante i miei anni in Kohler, una delle mie ultime esperienze prima di accettare questa sfida. BCS è stato il primo a credere nei nuovi motori KDI ,che sviluppammo proprio durante quel periodo e ricordo una sfidante prova comparativa nel campo prova di Luzzara, a seguito della quale in Kohler decidemmo di investire su tre nuovissime gamme e di localizzare la produzione nello stabilimento di Reggio Emilia. Trovo fortemente stimolante in questo gruppo la continua sfida tecnologica, oltre alle prestazioni professionali e all’energia nel perfezionare sempre di più la qualità già indiscussa delle sue gamme di prodotti. Entusiasmo condiviso, in un rapporto speciale, di grande stima, con l’ing. Castoldi, che pur mantenendo vivo il forte radicamento aziendale al territorio, ha sempre avuto e ha tuttora, una visione e una forte apertura internazionale.

Il mercato delle macchine agricole nel 2020 si è chiuso con dati decisamente più incoraggianti rispetto alle tetre previsioni di metà anno. Un risultato riconfermato dall’ottimo trend registrato nel primo semestre 2021, come hanno dimostrato i dati rilasciati da FederUnacoma. Il Gruppo BCS come ha vissuto l’anno della pandemia, anche a livello di mercato? Quali sono state le strategie interne ed esterne messe in campo, anche alla luce dei vari lockdown che si sono susseguiti?

Innanzitutto con un immediato recupero del fatturato a livelli pre crisi già a partire da Maggio 2020 seguita fino ad ora da una costante e robusta crescita. Grazie ad una rigorosa gestione dell’emergenza da parte di tutto il team aziendale, la BCS ha potuto

  • deliberare immediatamente (in piena crisi pandemica) significativi investimenti finalizzati ad introdurre nuovissime tecnologie produttive completamente robotizzate
  • non ritardare lo sviluppo delle nuove gamme prodotto

Gli investimenti per il prossimo biennio del Gruppo BCS in quali rami aziendali verranno indirizzati? Come procedono gli investimenti a livello internazionale, alla luce dell’apertura di poli importanti in India? E, in mezzo a tutto ciò, che ruolo giocherà il credito d’imposta in Italia per l’agricoltura 4.0 previsto dalla Legge di Bilancio?

Gli investimenti continueranno sui due assi: nuovi prodotti e nuove tecnologie (come sapete BCS è fortemente verticalmente integrata) ed a livello internazionale con particolare focus sul mercato indiano dove è quasi ultimato il raddoppio dell’unità produttiva (10.000mq coperti che vanno dunque ad aggiungersi al polo produttivo esistente). Un’esperienza, quella indiana, che per il Gruppo BCS si sta rivelando particolarmente incoraggiante e stimolante, sia a livello industriale che commerciale.

Il credito di imposta 4.0 svolge un ruolo positivo sia nella transizione verso Trattori stage V più onerosi in termini di investimento, sia in termini di accelerazione del processo di digitalizzazione del settore. A questo proposito entro fine anno alcuni modelli di trattori si doteranno di tecnologie particolarmente innovative.

A partire dall’annuncio dei monoasse StarGate lo scorso novembre, quali novità ha in serbo il brand per i prossimi mesi? Interesseranno anche le gamme per la fienagione e gli specializzati? E che ruolo giocheranno le motorizzazioni Stage V in questo processo innovativo?

Oltre al completamento della gamma idrostatica Star Gate (Nuove falciatrici 680 e nuove motocoltivatori 780) presto presenteremo rilevati novità nella fienagione ed a partire dalle prossime settimane le nuove gamme di trattori isodiametrici Stage V con un susseguirsi di novità per tutti i prossimi 18 mesi. Parallelamente anche per MOSA nuove gamme di Motosaldatrici e moto generatori e torri faro Stage V . L’introduzione delle nuove motorizzazioni è stata per BCS l’occasione di una marcata evoluzione tecnologica delle macchine, una particolare cura del design, del confort, dell’ergonomia ed un significativo ampliamento di gamma.

Alla luce della recente ripartenza con il “DL Riaperture”, che ha di nuovo permesso a più di 50 milioni di italiani di muoversi liberamente all’interno delle regioni “gialle” e che ha posto le basi per una ripresa degli eventi fieristici, quali strategie metterà in campo il Gruppo per i suoi dipendenti (telelavoro, turnazioni ecc)? E quali sono le sue previsioni per la partecipazione ai prossimi grandi eventi in presenza, tra cui l’EIMA ad ottobre e le kermesse internazionali tutte posticipate al prossimo anno?

Premettendo che la ripartenza rappresenta un importante e significativo segnale per l’intero sistema, personalmente esprimo il mio personale apprezzamento a tutto il team BCS , di cui fanno parte Giulia e Valeria Castoldi, che ha reso tutto questo possibile Sia nei reparti produttivi, che sono riusciti, compatibilmente con le rigorose misure preventive imposte, a mantenere ottimi livelli produttivi, sia negli altri comparti, chiaramente riorganizzati alternando lo smartworking, alla presenza in azienda, a seconda dei ruoli e delle esigenze specifiche.

Anche in questa modalità, di suddivisione ma comunque di condivisione, posso assolutamente dire che i collaboratori del gruppo BCS hanno dimostrato di tenere alla qualità del lavoro, con passione, professionalità ed attenzione al cliente. Abbiamo in questo specifico ultimo caso previsto un sistema di virtual dealer meeting, per rispondere alle esigenze dei nostri clienti. Il primo di questi eventi digitali, che si svolgerà in modalità webinar, andrà in onda sui canali aziendali i primi di giugno e farà un primo punto sulle novità di prodotto in arrivo nel 2021.

Per quanto riguarda i prossimi primi grandi eventi in presenza, se confermati, BCS ci sarà.

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