Eureka per gli agricoltori piemontesi: la giunta regionale ha approvato lo slittamento dei termini relativi alla giacenza minima di gasolio agricolo che le aziende devono far risultare per legge. I termini sono stati spostai dal mese di novembre al 10 dicembre 2024. Una mossa richiesta a gran voce da tutto il comparto che, di fatto, accoglie le richieste delle associazioni agricole. I cambiamenti climatici in atto, con il 2024 tra gli anni più piovosi degli ultimi decenni nel Nord Italia (preceduto da un biennio di siccità perdurante), hanno infatti stravolto le abitudini degli agricoltori in fatto di semine e raccolte.

Anche se è pieno inverno, infatti, tanti agricoltori sono ancora al lavoro nei campi con operazioni di semina tardiva e non solo. Come ribadito dal presidente regionale di Cia-Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, “se il gasolio consumato a fine anno fosse stato conteggiato, come previsto, nel quantitativo assegnato per l’anno successivo, molte aziende agricole nel 2025 avrebbero avuto serie difficoltà a farsi bastare la quota di carburante agevolato loro attribuita di diritto. Va dato atto all’Assessorato regionale all’Agricoltura di avere compreso come anche la burocrazia debba adeguarsi ai cambiamenti climatici”.

La sigla ha dunque riconosciuto alla Regione Piemonte “il merito di aver saputo forzare le maglie della burocrazia, concedendo lo slittamento dei termini sulla giacenza minima del gasolio agricolo per evitare alle aziende agricole di iniziare l’anno con il fiato corto. “.

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